Salerno, si lancia nel vuoto e muore dopo aver litigato col convivente: nel 2013 aveva ucciso il padre dei 2 figli

È deceduta dopo essersi lanciata nel vuoto dalla sua abitazione in via Tasso, a Salerno, al culmine dell’ennesima discussione con il convivente. La tragedia si è verificata nella mattina di domenica 28 novembre nel centro storico del capoluogo di provincia campano. Sul posto sono giunti gli operatori del soccorso della Croce Rossa che non hanno potuto che accertare la morte della cinquantenne originaria di Torre del Greco.

La cinquantenne si è lanciata da un appartamento in via Tasso dopo l’ennesima discussione con il partner

Come riportato da Il Mattino la donna aveva trascorsi burrascosi. Nel 2013, quando risiedeva nel comune napoletano, m. c. p. aveva ucciso il compagno 57enne e tentato di strangolare uno dei figli prima di tentare di incendiare l’appartamento. Dopo aver colpito il partner con il ferro da stiro dopo un acceso litigio l’aveva accoltellato a morte colpendolo al cuore. La donna era madre di due gemelli che all’epoca dei fatti avevano 12 anni.

Uno dei due è sopravvissuto al tentativo di strangolamento della congiunta che dopo aver aperto il gas aveva raggiunto il terrazzo del palazzo di sei piani minacciando il suicidio. In quella circostanza uno dei figli era riuscito a farla desistere dal proposito.

Il passato burrascoso: accoltellò e uccise il marito e tentò di strangolare uno dei figli

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti m. c. p. era ossessionata dal pensiero della morte, dopo essere stata ammalata di tumore. Inoltre temeva anche di aver trasmesso ai due figli la malattia. I due gemelli le furono tolti dopo l’omicidio del marito e da sei anni era in regime di libertà vigilata. Anche con il nuovo compagno le liti era continue fino alla decisione di farla finita a Salerno lanciandosi nel vuoto dalla sua abitazione in via Tasso.