Il gesto di Romano Prodi nei confronti della giornalista Lavinia OreficiIl gesto di Romano Prodi nei confronti della giornalista Lavinia Orefici

Il gesto virale di Prodi e la polemica sul Manifesto di Ventotene

“Ma che domande mi fa?”. Romano Prodi si rivolge così alla giornalista Lavinia Orefici, inviata di Quarta Repubblica, dopo una domanda sul Manifesto di Ventotene. Poi con la mano tocca una ciocca di capelli della giornalista. È questo il gesto che ha fatto il giro del web, portando l’ex Premier al centro di una polemica inaspettata. L’episodio è stato svelato da un video trasmesso durante la puntata di Di Martedì, condotta da Giovanni Floris, diventando rapidamente virale e scatenando un dibattito acceso sui social.

Prodi chiarisce: ‘Un gesto familiare, ma fuori contesto

Attraverso una nota ufficiale, l’ex presidente del Consiglio ha espresso rammarico per quanto accaduto, spiegando che il gesto appartiene al suo “lessico familiare” e non aveva alcuna intenzione intimidatoria: “Mi sono reso conto, vedendo le riprese, di aver trasportato quasi meccanicamente quel gesto in un ambito diverso. Ho commesso un errore e di questo mi dispiaccio. Ma è evidente dalle immagini e dall’audio che non ho mai inteso aggredire, né tanto meno intimidire la giornalista”. Nonostante il dispiacere espresso, Prodi critica anche le strumentalizzazioni e le derisioni dilaganti online, riflettendo su come un singolo episodio possa oscurare una vita di esperienza politica.

Bersani difende Prodi ma critica il gesto: ‘Non era sua nipote

A commentare l’accaduto è intervenuto anche Pierluigi Bersani, definendo il gesto di Prodi “indelicato e sbagliato”, ma ridimensionandolo come un atteggiamento “da nonno”. Tuttavia, l’ex segretario del PD non ha mancato di tornare sul merito delle parole della premier Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene, rispondendo con fermezza: “Ernesto Rossi nel ‘Manifesto di Ventotene’ ha scritto che a seconda delle circostanze la proprietà privata potrà essere abolita, corretta o limitata. È quello che dice l’articolo 42 della Costituzione. Tanto è vero, cara Meloni, che non abbiamo forse nazionalizzato la produzione elettrica?”.

La vicenda resta al centro del dibattito pubblico, evidenziando come gesti apparentemente semplici possano diventare terreno di discussione e interpretazione in un contesto politico complesso e polarizzato.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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