Il dramma in un’abitazione della Magliana: la coppia ha origini abruzzesi
L’ennesima lite, l’ennesima aggressione. Questa volta finita nel sangue nel cuore della notte – tra mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio – e con i protagonisti ricoverati entrambi in ospedale. La moglie per tumefazioni al volto, il marito ferito in modo grave da dieci coltellate all’addome.
La donna ha reagito ed ha inferto 10 coltellate al marito
L’epilogo di una vita di coppia tormentata, che secondo il racconto della donna durava da anni, si è consumato poco dopo le 4 in una abitazione alla Magliana, popolare quartiere della zona sud di Roma. Nell’appartamento in via Ernesto Nathan, dove i coniugi erano soli, dapprima sono volati urla e minacce, poi i due dalle parole sono passati alle mani: l’uomo di 52 anni di Avezzano, D. V., avrebbe aggredito la moglie, S. F., prima a mani nude e poi anche con un bastone. A quel punto la donna, anche lei 52enne di Pescara, ha reagito prendendo un coltello da cucina e ha inferto almeno dieci coltellate nel torace del marito.
Resasi conto di quanto aveva fatto, la donna ha telefonato al 112 per chiedere aiuto. Quando gli agenti sono arrivati la donna ha raccontato cosa era successo e spiegato che non si era trattato di una lite occasionale: da anni lei era vittima di maltrattamenti, seppur non li avesse mai denunciati. Nel frattempo sono scattati i soccorsi ed i coniugi sono stati portati in ospedale, la donna al Sant’Eugenio e l’uomo al San Camillo, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la perforazione di un polmone. Seppur grave e ricoverato in codice rosso, l’uomo non correrebbe pericolo di vita. Delle indagini si occupa la squadra mobile della Capitale che dovrà ora decidere le posizioni dei coniugi, soprattutto se la reazione della donna rientra nella legittima difesa o meno.
Polmone perforato, l’uomo sottoposto ad un intervento chirurgico
Nelle prossime ore, appena le condizioni fisiche dei coniugi lo consentiranno, verranno ascoltati dagli investigatori che sono al lavoro per ricostruire la dinamica e stabilire le singole responsabilità. Dall’altra parte della città, ma sempre in un quartiere periferico della Capitale, a Tor Bella Monaca i carabinieri hanno arrestato un romano di 46 anni, con precedenti, per maltrattamenti alla compagna convivente. Anche in questo caso i militari sono intervenuti su richiesta della donna, di 31 anni, che spiegato di aver subito da tempo aggressioni dal compagno, che mesi fa avrebbe tentato anche di soffocarla.
Nell’ultimo episodio l’uomo, a bordo della propria auto, l’avrebbe inseguita speronando l’auto su cui lei viaggiava, costringendola a fermarsi, per poi convincerla, con una scusa, a salire sulla sua auto. La donna, in preda al panico, è riuscita a fuggire ed è stata poi raggiunta dai militari che l’hanno soccorsa e messa in sicurezza. Il 46enne, rintracciato poco distante è stato bloccato e identificato. Il tribunale ha convalidato l’arresto e disposto per lui il divieto di avvicinamento alla vittima con braccialetto elettronico.