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Roma, morto Danilo Salvatore Lucente Pipitone: il militare aggredito a Centocelle

Dopo un giorno di speranze e preghiere si è spento Danilo Salvatore Lucente Pipitone, massacrato di botte l’11 febbraio nel cuore della notte nel quartiere Centocelle di Roma. Il caporalmaggiore dell’esercito, originario della Sicilia, era stato ricoverato in condizioni gravissime al Policlinico Umberto I.

Danilo Salvatore Lucente Pipitone non ce l’ha fatta: il militare è stato pestato in Viale Togliatti

Il 44enne era stato trovato agonizzante dai sanitari dopo che erano stati allertati soccorsi e polizia dai passanti per un’aggressione in via dei Sesami angolo Viale Togliatti, intorno alle 2:20 del mattino. In un primo momento il militare, in servizio al Celio come infermiere, era stato trasportato all’ospedale Vannini ma viste le condizioni è stato trasferito all’Umberto I dove è deceduto 24 ore dopo. Da chiarire i contorni del vile pestaggio con gli inquirenti che non escludono nessuna pista. Dalla ipotesi della rapina, la più concreta, alla discussione per questioni di viabilità.

I poliziotti stanno cercando di capire cosa ci facesse lì Lucente Pipitone, se aveva un appuntamento con qualcuno oppure se aveva trascorso a Centocelle la serata. Oppure se si trovava a passare di lì per caso. Siciliano di Erice, in provincia di Trapani, il 44enne viveva da qualche anno a Roma e risiedeva nella cittadella militare della Cecchignola.

L’ipotesi della rapina: il 44enne era originario di Erice e viveva nella cittadella militare della Cecchignola

“Sono profondamente addolorato per la tragica scomparsa del caporal maggiore Danilo Salvatore Lucente  Pipitone, un servitore dello Stato aggredito in circostanze su cui confido sia fatta piena luce al più presto” – ha dichiarato il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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