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Roma, Valeria Fioravanti muore a 27 anni di meningite dopo un’odissea: ‘Dicevano che esagerava’

É stata visitata da tre diversi ospedali per un totale di 7 accessi. Valeria Fioravanti, 27enne mamma di una bimba di 13 mesi, è stata stroncata da una meningite batterica martedì 10 gennaio al Policlinico Gemelli di Roma. Era in coma dal 5 gennaio che era irreversibile.

La giovane mamma è stata visitata in 3 ospedali diversi dopo l’intervento per rimuovere un ascesso

I medici hanno staccato le macchine alle 14:00 per il dolore straziante di una famiglia che non si dà pace per la prematura morte di una giovane mamma che si è sentita dire, come raccontato dai congiunti, durante uno dei controlli che esagerava. Devastati papà Stefano, mamma Tiziana, la sorella Flavia ed il compagno, Fabrizio, che ora dovrà crescere da solo la loro bimba.

Un’odissea che è iniziata il giorno di Natale quando Valeria Fioravanti, dipendente di security per Aeroporti di Roma a Fiumicino, si è recata al Campus Bio-Medico per rimuovere un ascesso. Due giorni dopo la 27enne si rende conto che la ferita si è infettata e torna allo stesso ospedale dove viene medicata e dimessa. Con il trascorrere dei giorni lo stato di salute della giovane mamma peggiora ulteriormente.

Dalla diagnosi di cefalea alla protrusione alla colonna, il 5 gennaio viene rilevata la meningite batterica ma è tardi

Dolori lancinanti alla testa, alla schiena ed al collo la spingono il 29 dicembre a recarsi al pronto soccorso del Policlinico Casilino dove le viene diagnosticata una cefalea e le vengono prescritti degli antinfiammatori ma la situazione non migliora. Valeria continua a star male e decide di recarsi al dipartimento di emergenza dell’azienda ospedaliera del San Giovanni. Dagli esami emerge una diagnosi diversa: protrusioni alla colonna, da combattere con un collare e gli antinfiammatori.

La dipendente di security Aeroporti di Roma non migliora ed il 5 gennaio torna in ospedale dove emerge per la prima volta il sospetto che si tratti di una meningite batterica. Una dottoressa del turno di notte prescrive una serie di esami che confermano i sospetti. L’infezione però non è più arginabile e la situazione diventa irreversibile con Valeria Fioravanti che entra in coma. La famiglia decide di trasferirla al Policlinico Gemelli dove è deceduta.

Valeria Fioravanti

La rabbia dei familiari, la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta, disposto Audit dalla Regione Lazio

La famiglia è convinta che si tratti di un caso di malasanità e che se la meningite batterica fosse emersa nelle precedenti visite la giovane mamma si sarebbe salvata. É stato dato mandato ad un avvocato di esaminare, con il supporto di esperti, la documentazione clinica. La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo  per colpa medica, contro ignoti. La Regione Lazio ha disposto un Audit per ricostruire quanto accaduto.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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