Roma, lascia la figlia al cimitero per non aver obbedito: madre 39enne a processo

Ha lasciato la figlia al cimitero per non aver obbeditoHa lasciato la figlia al cimitero per non aver obbedito

A gennaio 2026 inizierà il processo che vede come imputata una madre di 39 anni, accusata di maltrattamenti nei confronti dei suoi cinque figli. Quattro femmine e un maschio hanno denunciato episodi di violenza e abbandono. La vicenda si è verificata a Roma.

Lasciata al cimitero per disobbedienza

Il caso che arriverà in tribunale riguarda una madre accusata di aver maltrattato i suoi cinque figli, di età compresa tra 11 e 21 anni. Tra gli episodi più gravi ci sarebbero punizioni, come strattoni e lanci di sandali, e abbandoni, come quello avvenuto al cimitero. In quest’ultimo caso, uno dei bambini racconta di essere stato lasciato da solo tra le tombe per circa un quarto d’ora, dopo aver rifiutato di andare a prendere la pizza. Al suo ritorno, le disse che, se non avesse eseguito l’ordine le avrebbe fatto passare l’intera notte tra i loculi.

La difesa della 39enne

La donna, difesa dall’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, respinge tutte le accuse. Secondo la sua versione, i figli sarebbero stati manipolati dal sistema giudiziario e non sarebbe mai stata responsabile dei maltrattamenti che le vengono imputati. Sul profilo Facebook nel 2013 ha condiviso una foto in cui i bambini sorridenti e felici. Un clima familiare sereno, quello dichiarato dalla donna, a differenza da quello che viene rappresentato dai figli. Un’escalation di episodi che è iniziata con la crisi familiare e la separazione della donna dal marito nel 2016.

La denuncia di maltrattamenti

I figli della donna, che si sono costituiti parte civile con l’assistenza dell’avvocato Vittorio Balzani, hanno ricostruito il difficile rapporto con la congiunta. Oltre all’abbandono al cimitero, altri momenti includono episodi di rabbia incontrollata da parte della madre, come quando fermò l’auto durante un litigio tra i figli, facendo scendere uno di loro e lasciandolo in strada.

Solo dopo qualche minuto tornò a prenderlo. Nel 2019, su decisione dei servizi sociali, i fratelli sono stati per un periodo in casa famiglia per poi essere affidati al padre dal tribunale nel 2020. È stato proprio l’uomo a denunciare l’ex moglie. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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