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Roma, chiede di tenere al guinzaglio il cane molosso: avvocato pestato davanti ai figli

Insultato e picchiato per aver chiesto al proprietario di un cane di mettere il guinzaglio

Riempito di botte davanti ai figli (due gemelli) di 10 anni per aver rimproverato il padrone di un cane molosso, entrato in una pizzeria con l’animale sguinzagliato e senza museruola, e per aver difeso la moglie che aveva fatto altrettanto.

L’avvocato Mauro Dainelli: ‘Stavamo pranzando in rosticceria e mia moglie gli aveva chiesto di legare il cane molosso’

É successo domenica 21 luglio, intorno alle 12:30, a Roma in un locale nella zona della Balduina. A raccontare l’accaduto è stato l’avvocato 63enne Mauro Dainelli, finito in ospedale dopo il pestaggio, e al quale è stata data una prognosi fi 15 giorni.  

“Dopo la messa siamo andati in rosticceria con una coppia di amici per pranzare e a un certo punto è entrato questo ragazzo con un molosso senza guinzaglio e museruola che ha iniziato a girare per i tavoli. Mia moglie gli ha chiesto di legarlo perché lei e i bambini avevano paura”. La reazione è stata a base di insulti verso il legale e la moglie, e gli animi si sono fatti tesi. L’avvocato è uscito dal locale per chiamare il 112 ma l’altro, con il cane , lo ha seguito.

“E mentre telefonavo mi ha preso a pugni, prima alla testa e poi al volto colpendomi alla mandibola. Poi anche alla nuca, mentre il molosso ha provato a mordermi. Mi sono divincolato, strappandomi i pantaloni, e lui ha anche tentato di darmi fuoco ai capelli con un accendino. Mentre mi allontanavo, mi ha anche tirato una bottiglia di vetro, che ho schivato”.

‘Ha iniziato a riempirci di insulti e mi ha preso a pugni quando ho preso il telefono per chiamare il 112’

L’avvocato ha messo tutto nero su bianco nella denuncia. La polizia è arrivata dopo una trentina di minuti dalle prime chiamate al 112, fatte anche da persone che avevano assistito alla scena. Gli agenti hanno, quindi, identificato l’aggressore. “Non capisco perché non lo abbiano fermato. É assurdo che i miei figli hanno assistito al pestaggio del padre e che la polizia lo abbia lasciato andare con la madre (nel frattempo giunta sul posto nda). Che insegnamenti diamo?” – ha chiosato Mauro Dainelli.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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