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Ha rischiato grosso Red Ronnie, conduttore radiofonico televisivo e critico musicale, che nella giornata di mercoledì 1° dicembre ha perso il controllo dell’auto ed è andato a sbattere contro un cuspide sul tratto autostradale della A24 Roma – Teramo in direzione del capoluogo abruzzese. “Hai la Madonna che ti protegge, per come era messa l’auto” – hanno detto i poliziotti giunti sul posto per soccorrerlo.
Incidente per Red Ronnie sull’A24: auto distrutta, frattura del setto nasale per il critico musicale
Gabriele Ansaloni, nome all’anagrafe del critico, si stava recando a Teramo quando la sua auto ha sbandato paurosamente sulla Strada dei Parchi per cause che Red Ronnie, che ha riportato la frattura del setto nasale, ha chiarito attraverso un lungo post condiviso su Facebook. Il conduttore ha condiviso anche le immagini dell’incidente stradale dopo essere stato medicato e dimesso dall’ospedale di L’Aquila dov’era stato trasportato dagli operatori del 118.
“Mi sono distratto un attimo per vedere sul navigatore quanto mancava all’uscita di Giulianova e ho rialzato lo sguardo, mi sono trovato di fronte un cambio di carreggiata che non avevo visto segnalato ed era troppo tardi. Rumore, tutto che si accartocciava, abitacolo sfondato, Poi il silenzio. Immediatamente è arrivato una persona che viaggiava dietro di me” – ha spiegato Red Ronnie sottolineando che l’auto è andata completamente distrutta e di essere un miracolato.
‘Mi sono distratto per vedere sul navigatore quanto mancava all’uscita di Giulianova’
“Mi riconoscono subito e chiamano l’autoambulanza. Tutto è irreale. Era stata una splendida giornata e stavo andando a fare una visita dal dottor Petrella. Poi sarei tornato a casa per festeggiare oggi il compleanno di Jessica, mia figlia” – ha aggiunto il critico musicale che ha ricostruito nei dettagli anche la sua notte insonne e le ripetute telefonate dei colleghi delle radio che nel cuore della notte gli chiedevano di intervenire per raccontare l’accaduto.
“Per la prima volta mi rendo conto che non ho mai avuto paura ma che ho rischiato davvero di andare nell’altra dimensione, anche se non mi sono fatto praticamente nulla. Bastavano solo 5 centimetri in più del vetro del parabrezza”.
