Ramy ElgamlRamy Elgaml

Depositata la consulenza cinematica disposta dalla Procura di Milano

Il carabiniere che era alla guida dell’ultima macchina inseguitrice, nel caso della morte di Ramy Elgaml, ha avuto un comportamento corretto, ha frenato quando doveva frenare e l’urto tra l’auto e lo scooter non si è verificato alla fine dell’inseguimento, ma in precedenza ed è stato laterale. É questo in sintesi il contenuto della consulenza cinematica disposta dalla procura di Milano e depositata. Consulenza che in sostanza attribuirebbe la responsabilità dell’incidente all’amico di Ramy che guidava lo scooter, Fares Bouzidi.

Escluso lo speronamento volontario, contatto laterale prima dell’incidente

La consulenza cinematica, firmata dall’ingegnere Domenico Romaniello, esclude dunque totalmente l’ipotesi di uno speronamento volontario e attribuisce la responsabilità dell’incidente a Fares, indagato per omicidio stradale insieme al carabiniere che guidava, la cui condotta però viene ritenuta corretta dal consulente. In sostanza, lo scooter guidato da Fares avrebbe perso aderenza tra viale Ripamonti e via Quaranta nel tentativo di svoltare a sinistra e la macchina dei carabinieri, molto vicina alla moto, avrebbe comunque frenato.

Tutti e due i mezzi, poi, sono andati a schiantarsi più o meno vicino a un palo di un semaforo. Ramy è morto proprio perché finito contro quel palo. La difesa di Fares si è detta già pronta a contrastare in ogni modo gli esiti di questa consulenza, coi propri esperti, così come faranno i legali della famiglia di Ramy.

‘Bouzidi Fares sprezzante delle conseguenze per Ramy’

“É possibile sostenere che le cause del grave sinistro mortale vadano ascritte al comportamento del conducente del motoveicolo Yamaha, Bouzidi Fares, per la sua condotta sconsiderata e pericolosa”. Lo scrive il consulente della Procura di Milano nel caso della morte di Ramy Elgaml. Fares ha violato più norme del codice della strada. “Opponendosi all’Alt dei Carabinieri, dava avvio ad un inseguimento anomalo e tesissimo, ad elevatissima velocità lungo la viabilità urbana cittadina, con una guida spregiudicata ed estremamente pericolosa”, “sprezzante del pericolo” e si è “assunto il rischio delle conseguenze” per Ramy.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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