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1 Novembre 2024 - 23:40Nove milioni di euro l’anno. A tanto potrebbe arrivare il costo per vitto, alloggio e servizi per i 300 appartenenti alle forze di polizia italiane impiegati nei centri migranti di Shengjin e Gjider, in Albania. Una spesa che comprende la locazione di strutture alberghiere a quattro stelle con alloggio in camere singole, ristorazione e connessi servizi.
Nove milioni è la spesa prevista per vitto, alloggio e servizi per i 300 agenti nei centri migranti in Albania
Numeri che hanno innescato l’inevitabile polemica politica con il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, che accusa la premier Giorgia Meloni di aver sbagliato di nuovo i conti “anche sui Centri di detenzione per migranti in Albania “. Per il capogruppo di Avs Filiberto Zaratti nella commissione Affari costituzionali della Camera, “l’affaire dei Cpr in Albania si profila ogni giorno di più come uno scandalo nazionale voluto dal governo Meloni e gestito dalla mano del ministro dell’interno Piantedosi”.
Fonti del Viminale spiegano però che “l’importo di 9 milioni di euro rappresenta la spesa massima stimata nel caso in cui fosse utilizzata l’intera aliquota di personale di vigilanza prevista” e che “La scelta delle strutture è stata effettuata tenuto conto degli standard indicati dagli accordi sindacali”. In ogni caso, si tratta di una spesa minima rispetto ai costi dell’intera operazione Albania.
I numeri li ha forniti lo stesso ministro dell’Interno Matteo Piantedosi rispondendo ad un question time alla Camera lo scorso 16 ottobre: ”Lo stanziamento previsto, che potrà anche rivelarsi superiore ai costi effettivi, è riferito all’arco di cinque anni e consiste in 134 milioni di euro all’anno”. Secondo il ministro si tratta di “un investimento” che consentirà di ridurre le spese per la gestione della prima accoglienza straordinaria “che oggi sono pari a circa un miliardo e 700 milioni all’anno”.
Il protocollo che affida il servizio di alloggiamento è valido per 12 mesi ed è stato approvato il 5 agosto scorso. Il costo giornaliero per ogni singolo agente è di 80 euro. In totale la spesa complessiva è di 8.897.200 euro. L’appalto è stato vinto dalla società Rafaelo Rosort in accoglimento di una offerta ritenuta “congrua e corrispondente al fabbisogno dell’Amministrazione”.
Il Viminale chiarisce: ‘Spesa massima stimata in caso di utilizzo dell’intera aliquota’, la replica dell’Uilpa Polizia Penitenziaria
Prima che venisse affidato l’appalto, il Viminale ha svolto una serie di verifiche per escludere che le strutture fossero legate ad ambienti della criminalità. “Preso atto dell’assenza di elementi o comunicazione ostativa” – si legge infatti nel protocollo – e “alla luce degli elementi documentali e istruttori” raccolti, si “può procedere all’aggiudicazione della procedura di affidamento” alla società.
La vicenda ha però innescato la polemica del segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio. “La società contraente metterà a disposizione degli operatori due alberghi con spiaggia privata, centro benessere, piscine e ristorante. Tutto questo mentre il ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, continua a tenere gli appartenenti alla Polizia penitenziaria impiegati nella gestione del penitenziario a Gjadër in strutture prefabbricate, in camera multipla, senza gli arredi più elementari”.
“Giorgia Meloni che sbaglia i conti con la calcolatrice è riuscita in Albania nell’impresa di mettere contro la Polizia di Stato con la Polizia Penitenziaria” commenta il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.