Il luogo dell'aggressione ad EspositoIl luogo dell'aggressione ad Esposito

Dopo oltre 8 mesi di agonia è deceduto Pierluigi Esposito operatore ecologico di 59 anni di Lucera, in provincia di Foggia, vittima di una brutale aggressione avvenuta a luglio dello scorso anno mentre era al lavoro. Esposito, stando a quanto si apprende, è deceduto il pomeriggio di sabato 29 marzo Bari in seguito ad una sopraggiunta emorragia.

Il 59enne è deceduto dopo 8 mesi di coma e diverse operazioni

Nel capoluogo pugliese era ricoverato da qualche tempo dopo un primo intervento chirurgico nel policlinico di Foggia dove fu trasportato subito dopo la brutale aggressione e diversi ricoveri in strutture anche fuori regione. Oltre un mese fa era stato arrestato dalla polizia un 29enne di Lucera accusato di tentato omicidio. L’uomo è attualmente in carcere. É prevedibile che con il decesso della vittima, il capo di imputazione si trasformi da tentato omicidio in omicidio.

L’aggressione mentre era al lavoro, in carcere 29enne di Lucera

Secondo la ricostruzione della polizia di Stato, l’uomo quella mattina era alla guida di un furgone dell’azienda Tecneco, ma è stato fermato, fatto scendere e picchiato. Le macchie del suo sangue sono rimaste sul selciato per diversi giorni nei pressi del cantiere del rondò della zona 167. Su questo aspetto ci sono indagini della procura che sta verificando, con le forze dell’ordine, l’eventuale presenza di una seconda persona coinvolta nell’aggressione, che, sempre stando all’ipotesi accusatoria, sarebbe avvenuta per questioni lavorative. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *