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8 Dicembre 2021 - 20:55Libero e tra le braccia della madre dopo 22 mesi di prigionia in Egitto in attesa della sentenza del Tribunale. Patrick Zaki è tornato a respirare la libertà e davanti al commissariato di Mansura ha ricevuto il caldo abbraccio della madre prima e della sorella poi. “Sto bene” – le prime parole pronunciate dallo studente 28enne dell’Università di Bologna in un mercoledì 8 dicembre che ricorderà a lungo.
Zaki riabbraccia madre e sorella davanti al carcere di Mansura
L’abbraccio è avvenuto in una stretta via su cui affaccia il commissariato, fra transenne della polizia del traffico e un camion con rimorchio. Nella circostanza Zaki era vestito di bianco e per abbracciare la congiunta ha lasciato lo zaino dove ha riposto gli effetti personali che aveva in carcere. “Aspettavamo di vedere quell’abbraccio da 22 mesi e quell’abbraccio arriva dall’Italia, da tutte le persone, tutti i gruppi e gli enti locali, l’università, i parlamentari che hanno fatto sì che quell’abbraccio arrivasse” – ha riferito il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
La gioia sul web, su Twitter l’appello a Di Maio: ‘Ora riportiamo in Italia Chico Forti’
Grande la gioia sul web con tanti italiani che in questi 22 mesi che hanno manifestato sostegno, solidarietà e sdegno per la vicenda di Patrick Zaki. All’unisono su Twitter è andato in tendenza l’hashtag Chico Forti. Il produttore italiano è rinchiuso in un carcere degli Stati Uniti da 21 anni e l’anno scorso, alla vigilia di Natale, Di Maio aveva annunciato che era stata avviata la pratica per il trasferimento in Italia. “Dobbiamo spendere le nostre energie per il nostro connazionale che da 23 anni chiede di tornare in Patria”.