‘Ha lasciato a tutti una testimonianza mirabile di umanità’
“Francesco ha lasciato a tutti una testimonianza mirabile di umanità, di vita santa e di paternità universale”. Con queste parole si conclude il “rogito per il Pio transito” di Papa Francesco, il documento che ne riporta la vita e le opere, letto venerdì 25 aprile e deposto all’interno della bara durante il rito della chiusura, nella Basilica di San Pietro. “Fu un pastore semplice e molto amato nella sua Arcidiocesi, che girava in lungo e in largo, anche in metropolitana e con gli autobus – riporta tra l’altro il documento.
‘Come il santo di Assisi aveva a cuore i più poveri’
“Abitava in un appartamento e si preparava la cena da solo, perché si sentiva uno della gente. Dai Cardinali riuniti in Conclave dopo la rinuncia di Benedetto XVI fu eletto Papa il 13 marzo 2013 e prese il nome di Francesco, perché sull’esempio del santo di Assisi volle avere a cuore innanzitutto i più poveri del mondo”. Nel rogito viene evidenziato che era… “Sempre attento agli ultimi e agli scartati dalla società. Francesco appena eletto scelse di abitare nella Domus Sanctae Marthae, perché non poteva fare a meno del contatto con le persone, e sin dal primo Giovedì Santo volle celebrare la Messa in Cena Domini fuori dal Vaticano, recandosi ogni volta nelle carceri, in centri di accoglienza per i disabili o tossicodipendenti”.
‘Ha dialogato con i musulmani e i rappresentanti delle altre religioni’
“Ha esercitato il ministero Petrino con instancabile dedizione a favore del dialogo con i musulmani e con i rappresentanti delle altre religioni, convocandoli talvolta in incontri di preghiera e firmando Dichiarazioni congiunte a favore della concordia tra gli appartenenti alle diverse fedi, come il Documento sulla fratellanza umana siglato il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi con il leader sunnita al-Tayyeb” – prosegue. “Più volte la sua voce si è levata in difesa degli innocenti. Alla diffusione della pandemia da Covid-19, la sera del 27 marzo 2020 volle pregare da solo in piazza San Pietro, il cui colonnato simbolicamente abbracciava Roma e il mondo, per l’umanità impaurita e piagata dal morbo sconosciuto” – si spiega ancora.
Gli appelli per la pace
“Gli ultimi anni di pontificato sono stati costellati da numerosi appelli per la pace, contro la Terza guerra mondiale a pezzi in atto in vari Paesi, soprattutto in Ucraina, come pure in Palestina, Israele, Libano e Myanmar”. Il rogito elenca anche i documenti di papa Francesco, le quattro encicliche, le esortazioni apostoliche, le costituzioni compresa la Praedicate Evangelium per la riforma della Curia romana. E sottolinea: “Il magistero dottrinale di Papa Francesco è stato molto ricco. Testimone di uno stile sobrio e umile, fondato sull’apertura alla missionarietà, sul coraggio apostolico e sulla misericordia, attento nell’evitare il pericolo dell’autoreferenzialità e della mondanità spirituale nella Chiesa”.