È stato ritrovato venerdì 21 marzo tra gli scogli di Cala Fighera, a Cagliari, il corpo di Paolo Durzu, il trentatreenne disperso dal 18 marzo. Il giovane era il compagno di Manola Mascia, la ragazza di 28 anni trovata morta nelle stesse acque il 19 marzo.
Trovato in un anfratto il corpo del fidanzato di Manola Mascia
Le squadre dei Vigili del fuoco e della Guardia costiera hanno rinvenuto il cadavere verso le 9:40, alle 12.05 è stato recuperato- operazione resa difficile dal mare molto mosso- e consegnato al medico legale. Le ricerche erano partite immediatamente dopo la denuncia di scomparsa da parte dei familiari del giovane, coordinate dalla Capitaneria di Porto, con l’ausilio del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco sia nello specchio d’acqua antistante la spiaggia di Cala Fighera sia nella fascia costiera.
Il corpo di Paolo Durzu si trovava in un anfratto del promontorio della Sella del Diavolo a Cagliari, a circa 15 metri dal punto in cui mercoledì era stato ripescato il cadavere della sua fidanzata, Manola Mascia. Lo hanno riconosciuto i genitori che per tutta la mattina hanno seguito le difficile operazioni di recupero della salma a causa delle avverse condizioni del mare, con onde alte due metri mezzo. La salma è stata trasferita nella sala mortuaria dell’ospedale Brotzu
La sera prima era stata quindi convocata in Prefettura una riunione sullo stato di avanzamento delle ricerche che aveva affidato il coordinamento tecnico ai Vigili del fuoco, che hanno operato congiuntamente ai Carabinieri, alla Polizia di Stato e alla Guardia costiera hanno operato nelle aree di ricerca. Le squadre hanno operato con aeromobili a pilotaggio remoto, unità cinofile, unità speleo alpino-fluviali, personale sommozzatore e nautico.
Inquirenti a lavoro per ricostruire le ultime ore di vita della coppia
Gli investigatori della squadra mobile, coordinati da Davide Carboni, continuano a lavorare per ricostruire le ultime ore di vita della ragazza e capire perché la coppia si trovasse in un punto così pericoloso. Nel frattempo sarà eseguita l’autopsia sul corpo della giovane che potrebbe fornire ulteriori elementi. Dall’esame esterno sul corpo è emersa una ferita alla testa riconducibile a una caduta dall’alto, ma non segni di violenza.
I dubbi dei familiari di Manola
La famiglia di Manola Mascia non è convinta dell’ipotesi della tragica fatalità. Il giovane non piaceva ai congiunti della 28enne come si evince da un post del fratello sui social. “L’ha sottomessa, è dimagrita. Non sorrideva. Esisteva solo lui. Due giorni dopo non c’è più” – ha scritto. I parenti di Paolo sostengono invece che il figlio non le avrebbe mai fatto del male.
La coppia spesso si recava a Cala Fighera. Si conoscevano dal 2018 ed erano fidanzati da due anni. Distrutti dal dolore e dall’attesa, Antonella Contu e Antonio Durzu che hanno avuto il triste compito di riconoscere il figlio. “Si amavano, Manola era come una figlia”.