Palazzina crolla a Bari, si cerca anziana tra le macerie: ‘Sentite le urla’, le testimonianze

La palazzina crollata a BariLa palazzina crollata a Bari

Il crollo nel quartiere Carrassi

Una palazzina già sgomberata mesi fa perché dichiarata pericolante, è crollata intorno alle 19:00 di mercoledì 5 marzo nel quartiere Carrassi di Bari, tra via De Amicis e corso Benedetto Croce. Sul posto ci sono le forze dell’ordine, il personale del 118 e i vigili del fuoco. La zona è stata delimitata per motivi di sicurezza. Due edifici adiacenti alla palazzina crollata nel pomeriggio di oggi a Bari sono stati evacuati a scopo precauzionale anche perché un pezzo dell’edificio è rimasto ancorato alla struttura limitrofa e si teme possa crollare a sua volta. 

L’anziana non aveva abbandonato lo stabile nonostante l’ordinanza di sgombero

C’è apprensione per una donna anziana, che secondo informazioni raccolte, malgrado l’ordinanza di sgombero sarebbe rimasta nell’edificio. I vigili del fuoco hanno udito le urla ed inserito all’interno di un varco una telecamera e un microfono per ascoltare con precisione da dove provengano. L’immobile, una palazzina di cinque piani, si trova in via De Amicis, in una zona semicentrale. Si cerca anche con i cani molecolari. Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco con anche una squadra Usar, un team che si attiva nelle operazioni di soccorso in macerie, derivanti da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici. Al lavoro anche unità cinofile e droni.

‘Ho sentito uno scricchiolio ed ho visto il materiale cadere’

“É stata una cosa spaventosa. Stavo raggiungendo la mia auto, che era parcheggiata quasi vicino al palazzo, quando ho sentito uno scricchiolio, e visto materiale cadere. Ho fatto in tempo a correre via. Un attimo dopo è crollato tutto”. É la testimonianza di un anziano signore, tra i tanti rimasti sotto shock dopo il crollo del palazzo a Bari, tra via De Amicis e via Pinto, nel quartiere Carrassi.

“Ho dovuto rialzare una signora che era caduta, altrimenti sarebbe stata calpestata. Tutti correvano e piangevano”, aggiunge. E sulla possibilità che ci sia qualcuno sotto le macerie dice: “Molti andavano a dormire nel palazzo di nascosto da quando era stato fatto evacuare”. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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