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Agrigento, lite in Piazza: agente di Polizia uccide il figlio 24enne a Raffadali

É crollato davanti alle incalzanti domande del pubblico ministero Chiara Bisso e del capitano Alberto Giordano. Il 57enne Gaetano Rampello ha confessato di aver ucciso il figlio, il 24enne Vincenzo Gabriele Rampello, in Piazza Progresso a Raffadali, un comune dell’agrigentino. L’uomo,  assistente capo coordinatore della polizia di Stato in servizio al decimo reparto mobile di Catania, ha esploso 9 colpi di pistola a distanza ravvicinata.

lI papà della vittima arrestata sulla panchina della fermata del pullman

Vicenzo Gabriele Rampello raggiunto da 9 colpi di pistola, le continue liti per i soldi

I colpi hanno raggiunto il giovane alla testa ed al torace al culmine dell’ennesima lite. Secondo una prima ricostruzione la vittima aveva problemi psicologici e di frequente aveva dissidi, soprattutto di natura economica, con il genitore. Dopo la separazione il ventiquattrenne aveva deciso di vivere da solo a Raffadali, in provincia di Agrigento. Dopo aver sparato con la pistola d’ordinanza Gaetano Rampello si è seduto su una panchina probabilmente in attesa del pullman di linea. L’omicidio è avvenuto vicino l’impianto di videosorveglianza installato in Piazza Progresso.

Gaetano Rampello arrestato alla fermata del pullman

L’uomo è stato bloccato dai carabinieri del nucleo Operativo della compagnia di Agrigento che lo hanno portato in caserma. Durante l’interrogatorio l’assistente capo della polizia di Stato, assistito dall’avvocato Daniela Posante, ha ammesso di aver sparato ripetutamente al figlio.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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