La voragine del ponte dove sono precipitati padre e figlio a ValdagnoLa voragine del ponte dove sono precipitati padre e figlio a Valdagno

Padre e figlio precipitano nella voragine di un ponte e sono trascinati via dall’Agno

Sono Leone e Francesco Nardon, 65 e 34 anni, le vittime dell’ondata di maltempo che ha investito il Veneto come buona parte del Nord Italia. I due, padre e figlio, sono stati trascinati via dal fiume Agno dopo essere precipitati in una voragine nella tarda serata di giovedì 17 aprile mentre percorrevano un ponte a bordo della loro auto a Valdagno, in provincia di Vicenza.

Il ritrovamento dei corpi delle vittime

Alle operazioni di ricerca, iniziate subito dopo l’allarme, hanno partecipato senza sosta le squadre a terra del comando provinciale di Vicenza, soccorritori fluviali alluvionali, sommozzatori e droni del nucleo regionale dei vigili del fuoco del Veneto e l’elicottero Drago 149. Il corpo dell’uomo di 65 anni è stato individuato intorno alle 10:00 di venerdì 18 aprile nei pressi del bacino di laminazione di Trissino e recuperato dai soccorritori fluviali.

Il corpo del figlio è stato invece ritrovato in un’ansa del torrente nei pressi della zona industriale di Valdagno. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. Le operazioni dei vigili del fuoco proseguono per il recupero dell’automobile individuata dall’elicottero Drago sempre nel corso del torrente a Cornedo.

Chi sono le vittime

Leone Nardon, originario di Schio e laureato in ingegneria elettronica, era titolare della Sitec srl che ha sede in via Tomba nella zona industriale a sud di Valdagno, vicino a località Tomasoni, in cui era impiegato anche il figlio Francesco. Sposato con Marta, aveva altre due figlie, Giulia e Anna. L’azienda specializzata in i software e sistemi di controllo festeggia quest’anno i 30 anni di attività.

Leone e Francesco Nardon
Leone e Francesco Nardon

Secondo una prima ricostruzione sembra che padre e figlio si stessero recando a Valdagno (Vicenza) per portare il proprio aiuto come volontari ai soccorsi dopo aver avuto la notizia dei molti allagamenti di cantine e piani bassi registrati nella notte.

Aperta inchiesta per disastro colposo

La Procura di Vicenza ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. Disposto il sequestro del ponte dei Nori di Valdagno (Vicenza) dove nella notte si è aperta la voragine che ha inghiottito e fatto cadere nel torrente Agno padre e figlio i cui cadaveri sono stati ripescati sono dai vigili del fuoco. Gli inquirenti ora dovranno analizzare la struttura per capire come sia avvenuto il cedimento così come sotto sigilli è finita l’auto della coppia un Fiat Ulisse. Le indagini sono affidate al pubblico ministero Cristina Carunchio.

‘Era un ponte vecchio’

Era un ponte parallelo e più vecchio di quello principale, quello crollato la scorsa notte lungo il torrente Agno a Ponte dei Nori (Vicenza). Lo ha precisato il presidente del Veneto Luca Zaia assieme all’assessore alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin. La strada provinciale “è agibile – ha aggiunto Bottacin – e non è stata mai chiusa. Il ponte era vicino circa 30 metri, ed era rimasto dopo la costruzione di quello nuovo”. Sulla possibilità che la struttura potesse essere degradata anche se non chiusa, l’assessore ha affermato che “i magistrati faranno loro mestiere, e i consulenti tecnici daranno il loro parere”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *