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15 Dicembre 2024 - 19:52Proseguiranno tutta la notte e senza sosta le attività di soccorso di Ottavia Piana, la speleologa di 32 anni bloccata dalla sera di sabato 14 dicembre, dopo una caduta di cinque metri, nella grotta Abisso Bueno Fonteno, tra il lago d’Iseo e il lago di Endine.
Speleologa bloccata nella grotta Abisso Bueno Fonteno, Ottavia Piana raggiunta da due medici: sta bene
Attorno alle 17:00 una nuova squadra di soccorritori è entrata nella grotta per dare il cambio a una di quelle al lavoro dalla mattina: nelle sacche i soccorritori avevano due piccole bombole di ossigeno, coperte e piumini in vista del freddo della notte. Per ora la temperatura nella grotta è attorno agli 8 gradi, ma è alta l’umidità. I vigili del fuoco di Bergamo e Lovere hanno installato dei fari per illuminare l’imbocco della grotta, ma anche delle piccole cariche di esplosivo che saranno utilizzate per ricavare la strada lungo la quale verrà fatta passare la barella. In particolare un passaggio di circa cento metri risulterebbe piuttosto stretto.
Probabilmente la trentaduenne non sarà riportata in superficie prima di lunedì 16 dicembre perché i due medici che l’hanno raggiunta e visitata non riescono a portarla fuori dalla grotta con la barella. Le sue condizioni non destano preoccupazione, anche se cadendo ha riportato traumi a gambe, torace e volto. La bresciana era rimasta bloccata nella stessa grotta nel luglio dell’anno scorso, quando rimase per due giorni in un punto non lontano da quello dove si trova ora
La bresciana restò bloccata per due giorni a luglio dello scorso anno
Ottavia Piana fa parte del Gruppo Cai di Lovere (Bergamo) ed era impegnata nel ‘Progetto Sebino’ che prevede, già da diversi anni, la mappatura di questo ancora misterioso abisso situato nella parte settentrionale del lago d’Iseo e in buona parte ancora sconosciuto nelle sue numerose cavità. Una squadra del Soccorso alpino ha installato una linea telefonica attraverso un cavo lungo circa 3 chilometri, che permette ora di comunicare tra l’interno e l’esterno: circa 4 le ore di distanza tra l’ingresso e il punto dove si trova la speleologa ferita.