La polizia keniana ha arrestato un uomo di 29 anni, John Kiama Wambua, dopo aver ritrovato nel suo zaino, durante una ispezione, il corpo fatto a pezzi di una donna, che lui stesso ha confessato essere la moglie di 19 anni, Fridah Munani.
John Kiama Wambua ha massacrato la moglie 19enne al culmine di una lite
La vicenda ha destato sgomento e indignazione in Kenya, come riportano i principali media locali. Descritto dagli agenti come “imperturbabile”, dopo l’interrogatorio, Wambua ha condotto gli agenti a casa sua, dove hanno scoperto un coltello, vestiti intrisi di sangue e altre parti del corpo sotto il letto.
L’Ispettore capo di Huruma, popoloso quartiere della capitale Nairobi, ha descritto l’atto come “atroce”, aggiungendo che il sospetto sarà formalmente accusato di omicidio durante una prossima udienza in tribunale, come riferisce la BBC.
Il macabro ritrovamento in casa e il movente
I documenti del tribunale affermano inoltre che il sospettato ha ammesso di aver ucciso la moglie in seguito a una lite avvenuta dopo averla trovata con un altro uomo. Al di là della dinamica e del ritrovamento, questo è tutt’altro che un caso isolato: il Kenya ha uno dei più alti tassi di femminicidi in Africa. Tra agosto e ottobre dello scorso anno, il Servizio nazionale di polizia del Kenya ha dichiarato che sono state uccise almeno 97 donne