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27 Novembre 2023 - 13:30Svolta nell’inchiesta del delitto di sabato sera, 25 novembre, a Venezia, in zona San Geremia. La vita di due giovani papà rovinata da atteggiamenti molesti e qualche apprezzamento di troppo. Raffaele Marconi, 33 anni, trasportatore veneziano (residente dietro al Ghetto), sposato, ha ucciso il 25enne Khalil Mallat che era al settimo cielo per essere diventato da poco papà, il 23 novembre.
Raffaele Marconi ha sparato e ucciso il neo papà Khalil Mallat mentre era al bar con un amico
In un primo momento si era battuta la pista della droga per alcuni precedenti del residente irregolare tunisino. Secondo una prima ricostruzione il trasportatore veneziano sarebbe uscito intorno alle 23:00 per portare a passeggio il cane – aveva una grande passione per i Dogo argentini – ma dopo poco è rientrato a casa insanguinato. Non ha dato neanche tempo alla moglie di medicarlo e, dopo aver detto di essere stato aggredito, è uscito nuovamente di casa con un fucile a canne mozze calibro 12 detenuto senza autorizzazione. Raffaele Marconi ha raggiunto Khalil Mallat, che era al bar con un amico, ed ha esploso il colpo che ha ucciso il neo papà.
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Quando i due si erano incrociati il tunisino era con un connazionale con il quale avrebbe fatto alcuni apprezzamenti pesanti nei confronti della moglie del trasportatore veneziano, padre di due figli, che ha reagito.
La lite per gli apprezzamenti alla moglie, l’autotrasportatore ha preso il fucile a casa dopo essere stato ferito con un coltello
Uno dei due nordafricani ha estratto un coltello ed ha colpito superficialmente Marconi che è rientrato a casa per prendere l’arma che poi ha gettato in acqua. Il 33enne veneziano è stato individuato grazie all’ausilio delle telecamere di sorveglianza. In fuga il connazionale di Khalil Mallat. Sconvolto Pietro Tosi, titolare della Laguni Trasporti e Manutenzione, che ha definito Raffaele Marconi un gran lavoratore. “Gestiva una delle zone più complicate con un collega, un ragazzo forte e di bella presenza. Non so cosa gli è passato per la testa ma con questo gesto ha rovinato una famiglia”.