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Uccide due donne e si toglie la vita a Riposto, il detenuto Salvatore La Motta era in licenza premio

Ha ucciso due donne e si è tolto la vita davanti alla caserma dei carabinieri di Riposto, in provincia di Catania, tre le 8:30 e le 10 di sabato 11 febbraio. Sarebbe dovuto rientrare in serata nella casa circondariale di Augusta dove stava scontando in semilibertà la condanna all’ergastolo per associazione mafiosa e per un omicidio commesso prima del 2000.

Salvatore La Motta ha ucciso prima Carmelina Marino sul lungomare di Riposto e poi ha raggiunto Santa Castorina

Nel suo ultimo giorno di licenza premio Salvatore La Motta detto Turi ha raggiunto prima Carmelina Marino, 48enne con la quale aveva avuto una relazione extraconiugale, sul lungomare Pantano e l’ha freddata in auto con un revolver calibro 38. Con la stessa arma ha ucciso Santa Castorina, 50 anni, in un’altra zona del paese della riviera ionica. Non è ancora chiaro il legame che l’uomo avesse con la vittima.

Quando sono arrivati gli operatori del soccorso hanno tentato di rianimarla ma le gravi ferite non le hanno dato scampo. Il 63enne si è poi presentato davanti alla caserma dei carabinieri di Riposto manifestando l’intenzione di costituirsi. I militari gli hanno intimato di riporre l’arma e di non fare sciocchezze ma Salvatore La Motta ha puntato l’arma verso la testa e si è tolto la vita.

L’uomo sarebbe dovuto rientrare nel carcere di Augusta, La Motta si è ucciso davanti alla caserma dei carabinieri

Secondo una prima ricostruzione degli uomini dell’Arma ha usato certamente l’auto per raggiungere Carmelina Marino ed ucciderla nella sua Suzuki Ignis mentre Santa Castorina era appena scesa dalla sua Fiat Panda quando è stata raggiunta dai colpi d’arma da fuoco. Gli uomini del reparto operativo dei carabinieri del Comando provinciale di Catania, diretti dal tenente colonello Claudio Papagno, hanno ascoltato diversi testimoni.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

1 Comment

  1. Mario Caparro ha detto:

    Come si fa a mandare in licenza premio un omicida, un ergastolano mafioso.

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