Omicidio Maria Campai, il papà del 17enne: ‘Perché non esce la terza persona?’

Il luogo dell'omicidio di Maria CampaiIl luogo dell'omicidio di Maria Campai

Quell’amico suo dove è andato? Perché non esce la terza persona?“: lo dice in un’intervista al Tg 3 il padre del 17enne fermato giovedì 26 settembre dai carabinieri per l’omicidio volontario premeditato e l’occultamento di cadavere della 42enne Maria CampaiViadana, nel Mantovano.

Il padre del 17enne al Tg 3 fa riferimento ad un amico del figlio arrivato da Parma

“Quell’amico che è arrivato da Parma in piazza” – dice il padre del 17enne, spiegando di aver letto articoli che parlano di un uomo che avrebbe accompagnato Maria Campai. “Che colloquio doveva fare con mio figlio di 17 anni? Bisogna vedere, approfondire, è facile dire” – dice il padre alle telecamere”. Alla cronista che gli fa notare che il corpo è stato trovato a pochi metri dalla loro casa, l’uomo risponde: “non escludo che può essere lui, ma può anche essere un altro oltre a lui. Lui a 17 anni come fa a fare tutta queste cosa, l’amico dov’è?”

La 42enne è stata uccisa in un garage a Viadana
La 42enne è stata uccisa in un garage a Viadana

‘Che colloquio doveva fare con mio figlio di 17 anni, non escludo che sia stato lui ma l’amico dov’è?’

“Se è stato mio figlio mi spiace per la vittima e chi ha sbagliato pagherà ma bisogna aspettare che le indagini siano fatte precise”. Di suo figlio dice che non gli ha mai dato preoccupazioni: “è un ragazzo tranquillo, non so nemmeno io cosa gli ha preso, Io quel giorno non l’ho visto proprio, c’erano i carabinieri, poi è arrivato l’avvocato”. Indagini sono in corso per verificare se ci fossero stati precedenti incontri oltre al colloquio in chat. Il ragazzo è stato portato all’istituto Beccaria di Milano. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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