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21 Febbraio 2022 - 21:01Assicurazioni sulla vita: aumentano le ricerche sul web
21 Febbraio 2022 - 23:11Il piccolo Logan Mwangi, cinque anni, è stato ucciso da sua madre, dal patrigno e da un ragazzo adolescente. É stato ritrovato scaricato in un fiume come spazzatura secondo quando ricostruito dall’accusa in tribunale.
A processo anche un 14enne che avrebbe aiutato il patrigno del piccolo a gettarlo nel fiume Ogmore
Oltre a traumi agli organi interni e al cervello, il bimbo ha anche riportato 56 lesioni esterne alla testa, al viso, alle braccia, al busto e alle gambe per “trauma contusivo”. I fatti risalgono al 31 luglio 2021 con il ragazzino che sarebbe stato assassinato a casa prima che fosse elaborata una farsa nel tentativo di depistare gli investigatori. Logan Mwangi è stato ritrovato nel fiume Ogmore, non lontano dall’abitazione di Bridgend, nel Galles del Sud. La, la trentenne Angharad Williamson, aveva provato a simulare la scomparsa ma gli inquirenti sono riusciti a ricostruire l’accaduto.
Scambio di accuse tra gli imputati in udienza
La donna è accusata di omicidio insieme al patrigno di Logan, John Cole, 39 anni, e un ragazzo di 14 anni. Per l’accusa il bambino è morto per le conseguenze di una brutale e prolungata aggressione. Il patrigno e l’adolescente sono stati ripresi dalle telecamere a circuito chiuso mentre lasciavano la casa nelle prime ore del mattino e trasportavano qualcosa verso il fiume. Davanti alla corte gli imputati si sono dichiarati innocenti ed hanno finito con l’accusarsi reciprocamente.