Omicidio Eliana Maiori Caratella, Giovanni Carbone si è tolto la vita in carcere: ‘Esasperato dai litigi tra lei e l’ex marito’

Durante l’udienza di convalida dell’arresto, davanti al Gip Luca De Ninis, aveva riferito di aver pensato al suicidio dopo aver ucciso la compagna, la 41enne Eliana Maiori Caratella, a Miglianico, in provincia di Chieti. Proposito che il 39enne Giovanni Carbone ha messo in atto poche ore dopo nel carcere di Lanciano dove si è tolto la vita impiccandosi con i suoi pantaloni nella cella numero 8 (altissima sorveglianza).

Giovanni Carbone si è impiccato con i suoi pantaloni nel carcere di Lanciano: voleva suicidarsi subito dopo il delitto

Vani tentativi di rianimarlo da parte dei soccorritori che sono stati allertati immediatamente. Durante l’udienza di convalida l’uomo, con precedenti penali a carico, aveva dichiarato che aveva ucciso l’impiegata di banca, madre di due figli (9 e 11 anni), perché esasperato dai continui litigi tra la donna e l’ex marito. Tensioni e denunce che, secondo quanto affermato da Giovanni Carbone, avevano creato una situazione insostenibile.

Durante l’interrogatorio l’uomo ha manifestato pentimento e rabbia per aver fatto la scelta peggiore sottolineando che si sarebbe dovuto trasferire altrove con Eliana Maiori Caratella per vivere la loro vita lontano da quella situazione. Il 39enne invece ha ucciso la compagna con un colpo al volto.

Il delitto di Miglianico, la versione del 39enne durante l’udienza di convalida prima dell’estremo gesto

Agli inquirenti non ha spiegato cosa ha fatto nelle quattro ore intercorse tra l’omicidio e il momento in cui si è costituito alla caserma dei carabinieri di Miglianico. Dubbi che resteranno tali visto che Giovanni Carbone ha deciso di togliersi la vita nel carcere di Lanciano.