Anna Borsa: il papà era andato dai carabinieri, Alfredo Erra in ospedale con un proiettile in testa

Viveva da mesi nel terrore che le potesse accadere qualcosa. Anna Borsa aveva deciso di voltare pagina e chiudere una relazione che la stava destabilizzando ma quell’uomo, che diceva di amarla e voler costruire una famiglia con lei, non ha esitato a premere il grilletto e ucciderla nel negozio di parrucchiere di Pontecagnano dove lavorava.

Alfredo Erra era ossessionato da Anna Borsa: le minacce social dopo la rottura

Alfredo Erra era ossessionato dall’ex e non ha mai accettato la decisione della trentenne di chiudere la relazione. Continuava a cercarla e sui social (Instagram e Facebook) alternava frasi d’amore a minacce eloquenti che avevano messo in allarme anche la famiglia. Ettore Borsa, il papà della trentenne, si era recato anche dai carabinieri per denunciare gli atti persecutori del 40enne. “Ai militari avevo detto che dava fastidio a mia figlia e che stava esagerando ma doveva essere lei a denunciare e mi diceva che l’avrebbe fatto ma alla fine abbiamo visto tutti com’è andata” .

Il papà della trentenne: ‘Ero andato dai carabinieri, ma doveva essere lei a denunciare’

Non solo Anna Borsa e il padre pochi giorni prima del femminicidio aveva discusso con Erra. “Ettore gli diceva di lasciare in pace la figlia mentre lui continuava ad imprecare contro l’ex” – ha riferito un amico di famiglia che ha aggiunto che la trentenne si era poi allontanata con le amiche per presentare denuncia alla caserma dei carabinieri. All’ultimo istante, però ha cambiato idea. Non solo una collega della ragazza sostiene che Alfredo Erra aveva già provato a farle del male gettandole dell’alcol e della benzina prima di freddarla nell’attività dove lavorava a Pontecagnano.

Erra avrebbe tentato di far del male all’ex gettandole benzina e alcol

Subito dopo aver ucciso l’ex, il quarantenne ha esploso un colpo contro se stesso tentando di suicidarsi. Erra poi è fuggito con una Fiat Panda con una pallottola conficcata nel cranio. É stato fermato sull’autogrill dopo lo svincolo di San Mango sull’A2 ed è stato trasportato all’ospedale Ruggi di Salerno dov’è ricoverato in prognosi riservata. Il suo stato di salute viene costantemente monitorato e, probabilmente, dovrà essere operato.