Tragico investimento a Lunago MarinoneTragico investimento a Lunago Marinone

La tragedia a Lurago a Marinone, il 43enne non ha prestato soccorso

I carabinieri hanno rintracciato e arrestato il 43enne Vincenzo Crudo accusato di aver travolto e ucciso la notte tra venerdì 28 e sabato 29 marzo la 20enne Noemi Fiordilino a Lurago Marinone, in provincia di Como, e di essere poi fuggito senza prestare soccorso. La giovane era residente a Vertemate con Minoprio. L’uomo, un classe 1982 di Fenegrò, guidava con un tasso alcolemico pari a 1,49 mg per litro e con un piede ingessato.

I fidanzati si erano fermati per soccorrere un animale selvatico dopo averlo urtato

Quando sono intervenute le forze dell’ordine era nel suo appartamento e quando i militari sono arrivati stava dormendo. La 20enne, trascinata per una cinquantina di metri, è morta poco dopo il ricovero all’ospedale di Como. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine Noemi Fiordilino viaggiava con il suo fidanzato. I due hanno urtato con l’auto un animale selvatico e hanno accostato per constatare i danni e soccorrere l’animale, ma la Golf guidata da Crudo ha travolto la ragazza davanti agli occhi del fidanzato, trascinandola per circa 50 metri.

La ragazza è morta poco dopo, all’ospedale Sant’Anna di Como dove è arrivata in codice rosso. L’uomo, invece, si è dato alla fuga. I carabinieri di Cantù sono risaliti alla targa dell’auto poco dopo e hanno raggiunto Vincenzo Crudo presso la sua abitazione.

L’investitore aveva raccontato di essere stato derubato dell’auto

Alle domande dei carabinieri sull’accaduto, l’uomo ha risposto che l’auto gli era stata rubata la sera precedente, ma a un controllo successivo la vettura è stata ritrovata abbandonata a Fenegrò in via Diaz. L’uomo deve rispondere di omicidio stradale, omissione di soccorso e simulazione di reato (avendo simulato di aver subito il furto della sua auto in nottata) e sarà portato nel carcere di Como. Al momento sono in corso tutti i rilievi tecnici sulla vettura che è stata posta sotto sequestro. L’uomo è accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e simulazione di reato. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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