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Afghanistan, morta la Marines Nicol Gee: l’ultimo scatto mentre cullava un bimbo afghano

L’immagine di Nicol Gee che cullava uno dei bimbi affidati dalle madri afghane ai militari aveva commosso il mondo. Quel tenero scatto è l’ultimo ricordo del sergente del Corpo dei Marines, morta nell’attentato Isis  suicida all’aeroporto di Kabul in Afghanistan che è costato anche la vita a più di 160 afgani.

Nicol Gee aveva prestato giuramento tre anni fa ed era stata promossa tre settimane prima dell’attacco a Kabul

Il 21 agosto la ventitreenne, originaria di Sacramento, aveva pubblicato su Instagram la foto con il bambino afghano: “Amo il mio lavoro”. I militari americani erano all’aeroporto per aiutare a evacuare decine di migliaia di persone rimaste vulnerabili dopo che i talebani hanno preso il controllo del paese. Nicol Gee aveva prestato giuramento nei Marines meno di un anno fa ed è stata promossa a sergente tre settimane prima dell’attacco a Kabul. In un post su Facebook, diventato virale, uno degli amici di Gee, Mallory Harrison, ha scritto un tributo emozionante alla sua amica. 

Il commovente ricordo del compagno di camera su Facebook

“La sua macchina è nel nostro parcheggio. È così banale. Semplice. Ma è lì…. C’è stata un’esplosione. E proprio così, se n’è andata. La sua macchina è ancora lì e se n’è andata per sempre” – ha scritto Harrison precisando che era sua compagna di stanza da tre anni. “Non riesco a descrivere la sensazione che provo quando mi sforzo di tornare alla realtà e pensare a come non la rivedrò mai più. Come il suo ultimo respiro è stato preso facendo ciò che amava – aiutare le persone”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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