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Neonati morti Traversetolo, esplode la rabbia della mamma del fidanzato di Chiara: ‘Ho querelato quella donna’

La villetta di Traversetolo dove sono stati ritrovati i resti dei neonati

“Non siamo una comunità omertosa. L’appello che faccio è che chi sa qualcosa parli. Se qualcuno fino ad ora non lo ha fatto per paura, è tempo di rivolgersi agli inquirenti. Qualsiasi dettaglio o confidenza passata può essere utile a fare chiarezza”. È il messaggio che, attraverso l’Ansa, lancia il sindaco di Traversetolo, Simone Dall’Orto.

Il sindaco di Traversetolo: ‘Non siamo una comunità omertosa, chi sa qualcosa parli’

Il suo paese da giorni è al centro dei riflettori per la vicenda, tragica, dei due neonati trovati morti in una villetta della frazione Vignale, per cui è indagata Chiara Petrolini, la 22enne che lì abitava con la famiglia e che adesso rischia l’arresto per omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Una donna, rimasta anonima, ha riferito al Tg 1 di aver sentito la madre del fidanzato riferire in un bar che la studentessa fosse nuovamente incinta. Tesi seccamente smentita a La vita in diretta dalla diretta interessata. “Sto andando a fare la querela. Questa persona ha più denunce di tutte le persone di Traversetolo. Conosco questa persona, sto andando a fare la querela. Lasciatemi andare” – ha riferito la nonna paterna dei due neonati morti.

Una vicenda che presenta ancora diversi punti interrogativi un mese e mezzo dopo il ritrovamento, il 9 agosto, del primo corpicino. A segnalarlo era stata la nonna della giovane madre, mentre la nipote era partita con la famiglia per una vacanza all’estero.

La madre del fidanzato di Chiara Petrolini querela la donna che ha riferito che sapeva della gravidanza: ‘Ha diverse denunce’

La ragazza lo aveva partorito due giorni prima, è stato ricostruito in seguito. La Procura di Parma ha spiegato che avrebbe fatto tutto da sola: nessuno sarebbe stato a conoscenza della sua gravidanza, nemmeno la famiglia né il padre del bimbo, un giovane del paese; non è stata seguita da un ginecologo e avrebbe partorito in solitudine, senza l’aiuto di nessuno. Poi avrebbe sepolto il cadavere. Interrogata, avrebbe riferito di aver pensato che il piccolo fosse nato morto. Ma gli inquirenti, coordinati dal pm Francesca Arienti, sono convinti che non sia così: gli accertamenti medico legali hanno detto che ha respirato.

Successivamente, grazie ad un’intuizione investigativa, i carabinieri sono tornati nel giardino di Vignale di Traversetolo sotto sequestro, hanno scavato di nuovo nell’aiuola di fianco al muro e hanno trovato i resti di un secondo corpo di neonato. Dalle prime informazioni si tratta di un bambino partorito un anno prima, alla quarantesima settimana. Sono stati disposti accertamenti per approfondire data e causa della morte e il prelievo del Dna. Interrogata di nuovo, Chiara si è assunta la responsabilità anche di questo parto.

Gli inquirenti avrebbero trovato del sangue nel bagno della villetta di Vignale

Di fronte a tutto questo, in paese tanti si sono domandati come sia stato possibile che la ragazza, per due volte, sia riuscita a nascondere ad amici e familiari di essere in attesa di un figlio, si sia indotta i parti, abbia dato alla luce i figli e poi li abbia seppelliti di fianco a casa. Gli inquirenti hanno rivenuto nel bagno di casa delle macchie di sangue. Altro elemento che è sottoposto a ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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