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29 Aprile 2023 - 16:00Inizialmente ha pensato ad una bambola quando ha visto quel corpicino adagiato all’interno di un cassonetto della Caritas per la raccolta di indumenti usati. A notarlo un uomo di 70 anni che ha fermato un’altra persona, 74 anni, per chiedergli se avesse un cellulare. “Secondo lei è una bambina o una bambola”.
La piccola notata da un 70enne in zona Città Studi, inizialmente l’aveva scambiata per una bambola
Una neonata morta è stata trovata alle 20 di venerdì 28 aprile all’angolo tra via Saldini e via Botticelli, in zona Città Studi, nel centro di Milano. Sul posto sono giunti gli agenti della squadra mobile, che indagano sull’accaduto, e gli operatori del soccorso che non hanno potuto far altro che accertare il decesso della bimba avvolta in una felpa sporca di sangue e placenta con il cordone ombelicale tagliato in maniera grossolana.
L’ipotesi è che sia stata partorita poche ore prime in un’abitazione privata o in strada e che sia stata adagiata nel cassonetto della Caritas in modo da poter essere trovata rapidamente. Da un primo esame esterno del corpo non risultano segni di violenza.
La neonata è stata probabilmente partorita in un’abitazione privata, disposta l’autopsia
Il pubblico ministero Paolo Storari, che coordina l’attività investigativa, ha aperto un fascicolo contro ignoti per infanticidio. Disposta l’autopsia per comprendere se sia stata già abbandonata morta o se è deceduta dopo essere stata riposta nel cassonetto.
Si lavora anche per individuare la madre della neonata. Al momento non è stato precisata la nazionalità della piccola. Sgomento Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana di Milano. “Esprimiamo il nostro dolore più profondo per quanto accaduto e la nostra preghiera per la piccola vita perduta, oltre che per le persone coinvolte”.