Neonata rapita a Cosenza, Rosa Vespa aveva simulato la gravidanza: la casa addobbata per la festa

Il momento del rapimento della neonata nella clinica di CosenzaIl momento del rapimento della neonata nella clinica di Cosenza

Si chiamano Rosa Vespa, 53 anni, di Castrolibero e Aqua Moses, senegalese, i due rapitori della neonata Sofia Cavoto prelevata intorno alle 18:30 di martedì 21 gennaio dalla clinica ‘Sacro Cuore’ di Cosenza. I due al momento si trovano in Questura in stato di fermo.

Rosa Vespa e il marito hanno prelevato la piccola Sofia e vestita da maschietto

Secondo quanto trapela da fonti investigative, all’arrivo delle forze dell’ordine all’interno dell’appartamento della coppia, a Castrolibero, erano in corso i festeggiamenti, con tanto di banchetto, per la nascita del bambino. L’abitazione era allestita con addobbi utilizzati per la nascita di un bambino. Ad attendere il loro arrivo in casa, i parenti, ignari del rapimento. La donna, infatti, avrebbe simulato per 9 mesi la gravidanza, raccontando ai familiari di essere in attesa di un maschietto e di essere stata trattenuta nella clinica alcuni giorni in più del previsto per degli accertamenti.

A Castrolibero i parenti li aspettavano per festeggiare il nascituro

Tutto era stato organizzato nei dettagli: la bimba era stata vestita di azzurro e gli allestimenti della festicciola erano di colore blu, proprio come se il nascituro fosse di sesso maschile. Dal racconto fatto agli inquirenti sono emersi particolari sull’ossessione di avere un figlio e sulla finta gravidanza che sarebbe stata progettata nei minimi dettagli.

Sui social la 53enne aveva condiviso anche un post in cui annunciava di essere diventata madre e che è ancora visibile online. Inevitabilmente è finito nel mirino degli utenti. In tarda serata, i proprietari della clinica hanno precisato che Rosa Vespa è entrata in clinica nell’orario previsto per le visite al pubblico e che la clinica non può chiedere i documenti a tutti i visitatori.

“Il sistema di videosorveglianza della clinica ha funzionato e fortunatamente, grazie alle telecamere, le forze dell’ordine sono riusciti a risalire immediatamente gli autori del terribile gesto”. A dirlo è Saverio Greco, proprietario e responsabile della struttura legale del gruppo IGreco, proprietaria della clinica Sacro Cuore di Cosenza dove è avvenuto il sequestro.

“Sono stati attimi molto molto difficili – ha aggiunto – soprattutto per la famiglia, per la mamma. Ringraziamo soprattutto le forze dell’ordine che sono state veramente veramente brave” – ha detto Greco. “La donna è entrata alle 18.09 durante l’orario di visita e non chiediamo a chi entra i documenti d’identità. Quanto accaduto ci farà ripensare alle misure di ingresso”.

Rosa Vespa e Acqua Moses
Rosa Vespa e Acqua Moses

L’ossessione per la gravidanza e il post sui social, il blitz nell’orario per le visite

Quando, poco prima delle 22:00, la coppia è stata fermata dalla Polizia, i due sono stati interrogati dal pm di turno Antonio Bruno Tridico. Da quanto è emerso, la donna avrebbe rapito la piccola perché non poteva avere figli.

Sospiro di sollievo per Federico Cavoto e Valeria Chiappetta che hanno vissuto tre ore da incubo per il rapimento della loro Sofia, neonata di appena un giorno. Emozionato nonno Mario. “Sono contentissimo perchè hanno trovato la mia principessina. Non so cosa dire, devo ringraziare le forze dell’ordine perchè hanno fatto un lavoro veramente bello” – ha riferito alla Gazzetta del Sud. 

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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