“Una gravidanza isterica? Tenderei a escludere questa ipotesi perché, se si fosse trattato di una patologia o qualcosa di medicalmente rilevante, questo avrebbe comportato lo svolgimento di visite che, al momento, non ci risultano”. Così, all’Adnkronos, il capo della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, Gabriele Presti, in merito alla donna arrestata insieme al marito per aver rapito la neonata dalla clinica del ‘Sacro Cuore’.
Il capo della mobile sul sequestro della piccola Sofia: ‘Non risultano aborti o figli persi’
“Credo che non ci sia questo. Sappiamo che lei ha avuto problemi di salute in precedenza, ma non legati a perdite di figli, aborti o altro. In questa vicenda tantissime cose stridono” – continua Presti. Ad esempio, la torta con le decorazioni rosa che la donna avrebbe voluto ordinare in pasticceria, pur avendo fatto credere a tutti di aver dato alla luce un maschietto.
“Potrebbe aver cambiato idea dopo essersi resa conto che i nati nella clinica fossero prevalentemente di sesso femminile. Ci sono evidenze che lei sia stata lì nei giorni precedenti, ma potrebbe essersi trattato sia di un ‘sopralluogo’ sia della simulazione di visite per rendere il suo piano più credibile” – aggiunge il vicequestore. Intanto, i telefoni dei due indagati sono stati posti sotto sequestro dagli investigatori, alla ricerca di ulteriori elementi utili alle indagini. Rosa Vespa e Acqua Moses saranno interrogati dal gip nel carcere di Cosenza.
“Paura tantissima. Di notte è difficile ancora. Piano piano andrà via, spero. Non potrò dimenticare quella donna anche perché ho ancora gli incubi. Oggi mi sento molto meglio, il peggio è passato. Siamo a casa”. Così Valeria Chiappetta, mamma di Sofia, la neonata rapita dalla clinica ”Sacro Cuore” di COSENZA, ai microfoni del Tg1 diretto da Gian Marco Chiocci.
La mamma di Sofia: ‘Ho ancora tanta paura’
“La forza me l’hanno data mio marito e mio figlio, Alessandro, il fratello maggiore di Sofia. – aggiunge Valeria Chiappetta – E poi loro (indicando due poliziotte sedute accanto a lei sul divano di casa ndr) sono state fondamentali. Senza di loro non so se Sofia sarebbe qua, anzi non sarebbe qua. Io pensavo di non rivederla più”.
“Quando sarà un po’ più grande sicuramente deve saperlo. Che è miracolata , che è una bimba fortunata: nella sfortuna è stata fortunata. Il 20 è nata, il 21 ce l’hanno portata via, e poi è ritornata quindi due compleanni”, conclude la mamma di Sofia.