Morto Francesco Alberoni, dalla sociologia dei consumi alla fenomenologia dell’amore

É morto a 93 anni il sociologo Francesco Alberoni. È stato il primo studioso italiano a scrivere di “sociologia dei consumi” e ad indagare il fenomeno allora nascente del divismo. Considerato il più importante studioso internazionale dei “movimenti collettivi”. Era ricoverato da alcuni giorni per complicazioni renali al Policlinico di Milano.

Francesco Alberoni aveva 93 anni, era ricoverato al Policlinico di Milano per complicazioni renali

Nel 1979 pubblicò il saggio “Innamoramento e amore” (Garzanti) che, tradotto in 24 lingue, ha avuto un tale successo da farlo diventare a livello mondiale il sociologo della fenomenologia dell’amore. Dal 1982 al 2011 ogni lunedì il “Corriere della Sera” ha ospitato in prima pagina una sua rubrica intitolata “Pubblico e privato”. Negli anni più recenti aveva collaborato con “Il Giornale”. 

Morta Michela Murgia, la scrittrice 51enne si era sposata un mese fa

Alberoni è stato membro del consiglio di amministrazione della Rai nel periodo 2002-2005. Dal 2002 al 2012 ha ricoperto la carica di Presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Quasi novantenne si è candidato alle elezioni europee del 2019 nelle liste di Fratelli d’Italia, raccoglie 5.231 preferenze nel Nord-Ovest, piazzandosi in ottava posizione e non essendo eletto.

Il saggio Innamoramento e amore è stato tradotto in 24 lingue

Nel 1958 si sposò con Vincenza Pugliese, dalla quale ha avuto tre figli: Margherita, Francesca e Paolo Giovanni Agostino (così chiamato in onore di Agostino Gemelli). Successivamente ha convissuto per oltre dieci anni con Laura Bonin (ex docente del corso di antropologia culturale all’Università di Trento), dalla quale ha avuto un quarto figlio: Giulio (così chiamato in onore dell’antenato Giulio Alberoni). Nel 1988 ha sposato Rosa Giannetta, docente universitaria, giornalista e scrittrice.

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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