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4 Maggio 2023 - 20:18É morto dopo due giorni di agonia a Calolziocorte, in provincia di Lecco, dopo aver mangiato un fiore velenoso scambiato per tarassaco.
Stefano Bonacina si è sentito male dopo aver mangiato un piatto di verdure, era appassionato di erbe officinali
Stefano Bonacina, 56 anni, appassionato di erbe officinali, era uscito di casa in cerca della pianta a fiore appartenente alla famiglia delle Asteracee. Potrebbe avere invece colto e mangiato, dopo averli cotti, erbe e fiori che non erano commestibili a differenza di quello giallo noto per le sue proprietà medicamentose.
Convinto che si trattasse di tarassaco si è preparato un piatto a base di verdure. Nel giro di poche ore ha accusato un forte malessere con nausee, problemi di stomaco e intestinali. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Merate, è stato ricoverato in terapia intensiva. Vista la delicatezza del caso sono stati contattati i consulenti del Centro Antiveleni di Milano ma ormai era tardi visto che le tossine letali erano già state metabolizzate.
Lutto e costernazione a Calolziocorte, il 56enne aveva allenato la squadra locale: il 5 maggio i funerali
Numerosi i ricordi dei suoi compagni di Calolziocorte, dove vivevano, che sottolineano il suo impegno nel calcio amatoriale e il suo carattere gioviale. Aveva allenato l’Acd Calolziocorte e giocava a calcio a 5 con la Soccer League Imbersago 34.
I funerali saranno celebrati venerdì 5 maggio alle 15:30 nel comune in provincia di Lecco. “Non ci sono parole per descrivere il vuoto che tutti noi proviamo dopo tanti anni passati insieme a giocare, ridere e scherzare” – il ricordo pubblicato su Facebook dal Centro Sportivo Imbersago.