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Il giorno dei funerali del bambino di 10 anni morto dopo essere stato investito dall’esplosione di un ordigno bellico a Vivaro, in provincia di Pordenone, sarà proclamato il lutto cittadino. Il nonno, il 73enne Silvio Cesaratto, prima di perdere i sensi ha chiesto notizie del nipote, Gabriele. “Ditemi come sta”.
Dramma a Vivaro, l’ordigno è esploso nel garage del nonno: Gabriele Cesaratto è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale
La tragedia si è consumata intorno alle 18:45 di venerdì 22 settembre in un garage di via del Pozzo dove sembra ci fossero anche altri ordigni. Il piccolo è stato rianimato sul posto ed è stato trasportato all’ospedale di Pordenone dove è deceduto poco dopo lasciando senza fiato mamma Michela Tommasini, leader dell’Albergo diffuso di Vivaro e segretaria di Protezione civile, papà Marco, dipendente della Friulchem (sempre a Vivaro).
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Un fratellino e i nonni tra cui Silvio Cesaratto, ricoverato ma non in pericolo di vita. Gabriele Cesaratto era appassionato di calcio e da poco era stato tesserato negli Esordienti della locale squadra di calcio, la Vivarina. Avrebbe dovuto fare il suo esordio tra pochi giorni, dopo il compleanno.
Nonno Silvio ha chiesto del nipote prima di perdere i sensi, la passione per il calcio di Gabriele: sarà proclamato lutto cittadino
Il sindaco del piccolo centro, Mauro Candido, ha reso noto, con un post sul profilo social, che sarà proclamato il lutto cittadino nel giorno del funerale. Rivolgendosi ai genitori del bambino, Candido ha rivolto “le più sentite condoglianze e la vicinanza dell’ Amministrazione comunale , nonché di tutta la popolazione, per questa immane tragedia”.
