Morte Iris Setti, Chukwuka Nweke condannato all’ergastolo: ‘Piango, non ho fatto niente’

Chukwuka Nweke e Iris SettiChukwuka Nweke e Iris Setti

 La Corte d’Assise di Trento ha condannato mercoledì 5 marzo Chukwuka Nweke all’ergastolo per lo stupro e l’omicidio di Iris Setti, avvenuto la sera del 5 agosto 2023 nel parco Nikolajewka di Rovereto.

Ergastolo per Chukwuka Nweke per l’omicidio di Iris Setti

I giudici, dopo sei ore e mezza di camera di consiglio, hanno riconosciuto l’uomo, quarantenne di origine nigeriana, colpevole dei reati di omicidio volontario aggravato, rapina e violenza sessuale nei confronti della 61enne roveretana, e di rapina nei confronti di un altro uomo, avvenuta la stessa sera dell’omicidio.

Oltre alle pene accessorie la Corte d’Assise di Trento ha previsto dieci mesi di isolamento diurno e ha dichiarato Nweke decaduto dalla responsabilità genitoriale. È stata prevista anche una provvisionale di 100mila euro per la madre di Iris Setti e 50mila per ciascuno dei due zii costituitisi parti civili, assieme al pagamento delle spese di costituzione in giudizio.

Le dichiarazioni spontanee prima della sentenza

Prima della sentenza il 38enne aveva rilasciato alcune dichiarazioni spontanee, è accusato di omicidio volontario aggravato, rapina e violenza sessuale con l’aggravante di violenze gravi. “Piango tutto il giorno in carcere. Non ho fatto niente. Per favore aiutami” – ha detto l’uomo, in italiano stentato, tra i singhiozzi.

Dopo la morte di Iris Setti le sorelle di Nweke Chukwuka raccontarono di aver chiesto ai carabinieri che gli venisse fatto un Tso in quanto era un violento e pericoloso e che avevano segnalato più volte la delicatezza della situazione. Anche pochi giorni prima del delitto quando riferirono di essere state aggredite dal congiunto. “Se va avanti così ucciderà qualcuno”.  

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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