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Morta Indy Gregory, il papà: ‘Tolta dignità’, Connie Yates: ‘Mi vergogno di essere inglese’

Indi Gregory è morta all’1:45 di lunedì 13 novembre. A scriverlo su X è Simone Pillon, uno dei legali italiani della famiglia. Nel messaggio l’avvocato cita anche le dichiarazioni del padre: “Siamo arrabbiati! Il sistema sanitario e le corti hanno tolto dignita’ a Indi”. La neonata, che aveva otto mesi, soffriva sin dalla nascita di una grave malattia, la deplezione mitocondriale:.

Indy Gregory è morta nella notte dopo l’interruzione dei supporti vitali, la premier Meloni: ‘Abbiamo fatto quello che potevamo’

Nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri ha concesso la cittadinanza italiana a Indi Gregory nell’auspicio che la bambina potesse essere trasferita nel nostro Paese prima che le venissero staccati i macchinari necessari a mantenerla in vita. Il distacco dai supporti vitali, all’ospedale di Nottingham, è avvenuto sabato mattina in ottemperanza alla decisione della corte britannica. : “Abbiamo fatto tutto quello che potevamo, tutto il possibile. Purtroppo non è bastato. Buon viaggio piccola Indi” – ha scritto la Premier Giorgia Meloni.

La madre di Charlie Gard: ‘Mi vergogno di essere cittadina britannica, odio la nostra legge’

“Mi vergogno di essere cittadina britannica e odio la nostra legge. Ho provato a cambiarla ma non ho avuto fortuna”. Lo dice a LaPresse Connie Yates, la mamma del piccolo Charlie Gard, morto nel 2017 a 11 mesi perché affetto da una forma di sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, la stessa malattia di Indi Gregory. Nel Regno Unito i genitori di Indi Gregory “non hanno avuto voce, né potere, né diritti genitoriali. Indi è la loro bambina, la loro carne e il loro sangue ma a loro è stato vietato portarla in Italia per salvarle la vita. Non avrei voluto che vivessero con il rimorso con il senso di colpa come faccio io” – ha aggiunto.

Messaggio di cordoglio dei vertici del Nottingham University Hospitals ma nessun passo indietro

Nessun passo indietro su un epilogo considerato nei giorni scorsi inevitabile per risparmiare “sofferenze vane” a Indi Gregory nel messaggio di addio dell’ospedale britannico in cui era ricoverata la piccola. Il vertice del Nottingham University Hospitals NHS Trust, dal quale dipende la struttura sanitaria, si dice “profondamente rattristato per la morte di Indi” ed esprime “condoglianze dal profondo del cuore alla sua famiglia in questo momento terribilmente difficile”. 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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