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Duplice omicidio Mondovì, Sacha Chang preso dopo 40 ore di ricerche: dormiva in una cappella

Dopo 40 ore di ricerche è stato arrestato dai carabinieri Sacha Chang, il ragazzo olandese di 21 anni, ricercato dopo aver ucciso con un coltello da cucina il padre, il 65enne Chainfa Chang, e un amico di famiglia, il 59enne Lambertus Ter Horst, a Montaldo di Mondovì, in provincia di Cuneo

Sacha Chang era fuggito dopo aver ucciso il padre e un amico di famiglia a Montaldo di Mondovì

Il giovane, con problemi psichici, era fuggito a piedi il 16 agosto scorso nei boschi della zona dopo il duplice delitto. Alle ricerche, che sono andate avanti senza sosta, hanno partecipato cento carabinieri un elicottero e il nucleo cinofili. Sacha Chang è stato rintracciato in via Sant’Elena nel territorio di Torre di Mondovì. Il ragazzo, trovato in buone condizioni di salute, è stato rintracciato dagli uomini dell’Arma che da due giorni gli davano la caccia supportato da unità cinofile e un elicottero. 

Mondovì, 21enne uccide il padre e l’amico di famiglia al culmine di una lite e fugge nei boschi

“Si trovava nella cappella di San Bernardo e stava dormendo” – ha riferito uno dei cacciatori che ha aiutato i carabinieri nell’operazione di cattura. “La zona non è particolarmente impervia se non per alcuni tratti, in quella cappella c’è una panchina e lui stava dormendo lì”.

Rintracciato dai cacciatori nella cappella di San Bernardo a Torre di Mondovì

Il 21enne si trovava in vacanza in Italia con il padre ospite a casa di un amico dell’uomo quando al culmine di una lite si è avventato prima sul genitore e poi sull’amico che è deceduto dopo il ricovero in ospedale. “Sono rimasto in contatto per tutto questo tempo con il sindaco di Montaldo Mondovì, Giovanni Balbo, al quale ho rinnovato alla Comunità da lui guidata la vicinanza di tutti i cittadini della Granda. Parimenti, esprimo l’apprezzamento dell’intera provincia alle Forze dell’Ordine coinvolte nella ricerca e nelle indagini” – ha detto Luca Robaldo, presidente della Provincia di Cuneo.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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