Maser, rientra a casa dopo il ricovero e viene accoltellata dal marito: ‘Situazione insostenibile’

Uno scenario di malattia e di solitudine, di vecchiaia ed esasperazione sempre più crescente: è quello che potrebbe nascondersi tra le pieghe del tentativo di femminicidio avvenuto domenica 24 settembre a Maser, nel Trevigiano. 

Sergio De Zen ha accoltellato la 77enne Manuela Bittante: la donna era ricoverata da luglio per un ictus

La tragedia è accaduta intorno a mezzogiorno in via Ermenegildo Metti, una strada di campagna a ridosso del campo sportivo fatta di modeste case basse dove Sergio De Zen, 74 anni, abitava insieme alla moglie, una pensionata di 77 anni, Manuela Bittante. Le uniche certezze sono che l’anziano ha colpito con forza la donna con un lungo coltello da cucina causandole ferite, una particolarmente profonda, che l’hanno ridotta in fin di vita. Poi è stato lui stesso a recarsi ai carabinieri di Cornuda raccontando quello che era accaduto. 

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“Sono stato io, ecco cosa ho fatto, la situazione era diventata per me insostenibile” – ha detto. Quando i soccorritori, allertati dai militari, sono giunti nell’abitazione, hanno trovato Manuela Bittante stesa a letto in gravissime condizioni. 

Con l’elicottero è stata trasportata all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso dove i sanitari hanno tentato un disperato intervento chirurgico per salvarle la vita. Poche ore prima dell’accoltellamento la donna era tornata nella casa a Coste di Maser dopo settimane trascorse quasi interamente in ospedale, in stato semi-vegetativo, conseguenza di un ictus gravissimo che l’ha colpita a luglio.

La donna è stata trasportata in eliambulanza all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso: operata, è grave

Le sue condizioni restano ancora sospese tra la vita e la morte. Gli investigatori nell’appartamento hanno recuperato il coltello insanguinato usato dall’anziano, che è stato arrestato per tentato omicidio aggravato e condotto nel carcere di Santa Bona a Treviso. 

Sul movente al momento non vi è alcuna certezza, ma una spiegazione appare la più plausibile. Alcune testimonianze avrebbero raccontato ai militari che la donna era stata dimessa sabato 23 settembre dall’ospedale di Montebelluna dove era stata curata a lungo.