Soccorsa Marino aveva il figlio in braccio quando ha colpito il partner
Mercoledì 5 marzo, in un appartamento di San Severo, nel Foggiano, una donna ha accoltellato il convivente all’addome durante una lite per motivi apparentemente futili intorno alle 21:00 in un’abitazione di via via Matteo Tondi. Mario La Pietra, muratore di 30 anni, è deceduto poco dopo il trasporto in ospedale. Secondo quanto riferito dalla coetanea Soccorsa Marino al suo avvocato, Rosario Antonio De Cesare, l’incidente si è consumato mentre preparava la cena al rientro a casa dell’uomo. In quel frangente, teneva in braccio il bambino più piccolo, di appena un anno, e impugnava un coltello da cucina per affettare le cipolle.
La dinamica della lite
La donna ha spiegato che la tragedia è avvenuta in modo del tutto inaspettato: il convivente l’avrebbe strattonata e tirato i capelli, facendola divincolare nel tentativo di proteggere il piccolo e impedirne la caduta. Solo quando l’uomo ha notato il sangue è scattato l’allarme, e la compagna ha prontamente chiamato i soccorsi e i carabinieri. Secondo il racconto, nel pomeriggio, intorno alle 17, era già in corso una prima discussione per motivi futili, poiché la donna si era rifiutata di accompagnarlo al bar.
In seguito, l’uomo l’aveva sbattuta contro la cancellata del pianoterra, procurandole una ferita al braccio, per poi uscire con la figlioletta nonostante il dissenso della compagna. Rientrato intorno alle 20:00 in stato di ebbrezza, la lite si era riaccesa per motivi economici, poiché lui si era rifiutato di darle i soldi per l’acquisto delle sigarette. Soccorsa Marino avrebbe colpito l’uomo mentre aveva in braccio il figlio di un anno. La discussione sarebbe cominciata perché lei gli aveva chiesto i soldi per le sigarette.
Reazioni ed emozioni al momento del decesso
Poco dopo le 2:30 di notte, mentre la donna era nella caserma dei carabinieri, è giunta la notizia del decesso del convivente, scatenando in lei un crollo emotivo e lacrime. I carabinieri, coordinati dalla Procura, stanno ora procedendo con tutti gli accertamenti per ricostruire la dinamica dei fatti. I primi elementi, che potrebbero essere integrati dai risultati dell’autopsia, puntano a una vicenda scatenata da una reazione difensiva in un contesto di tensione familiare. La donna era casalinga. La coppia ha due figli minori.
Le indagini e il contesto della tragedia
Alcuni residenti e un collega di lavoro della vittima hanno descritto la coppia come apparentemente tranquilla e senza evidenti conflitti. “Un bravissimo ragazzo. Lavoravamo insieme da diversi mesi. Aveva sempre il sorriso sulle labbra. Non posso credere a quanto accaduto. È stato un pessimo risveglio”. Il loro appartamento è ora sotto sequestro. All’esterno, i sigilli dei carabinieri, insieme a rastrelli, piante, stracci e un ombrello, raccontano una quotidianità spezzata da una tragedia inaspettata.
Le autorità continuano a lavorare per chiarire ogni dettaglio di un episodio che, nonostante le apparenti liti per motivi futili, ha condotto a una drammatica escalation di violenza. “Conoscevo entrambi. Una famiglia normale, tranquilla. Lui lo vedevo spesso in giro ed era davvero tranquillo e sempre molto educato. Anche la moglie, sempre disponibile. Non sappiamo davvero cosa sia accaduto” – ha raccontato un altro residente nella zona.