Gara di mangiatrice di banane a Nimis, la petizione non ferma l’evento del 2 agosto: l’appello di Zaki
2 Agosto 2022 - 12:22Muore all’improvviso a 16 mesi nel giorno dell’onomastico del papà ad Albanella
2 Agosto 2022 - 14:26“Non sappiamo chi l’ha ucciso ma almeno gli abbiamo ridato dignità“. Così commenta la madre di Mario Biondo, Santina, la decisione del Gip del Tribunale di Palermo Nicola Aiello. Il cameraman siciliano fu trovato morto impiccato nella sua abitazione di Madrid nel maggio 2013.
Le motivazioni del Gip smontano la tesi degli inquirenti spagnoli, la madre: ‘Gli abbiamo ridato dignità’
Secondo la ricostruzione del magistrato, si legge nelle motivazioni relativa all’archiviazione dell’inchiesta per questioni procedurali, è stato assassinato da persone non identificabili che hanno simulato un suicidio. Via social network la famiglia ha riferito di essere grata alla magistratura italiana che ha stabilito che la morte di Biondo, sposato con la giornalista e conduttrice spagnola Raquel Sánchez Silva, “non dovrebbe essere attribuita, come fino ad ora è stato sostenuto, ad un’ipotesi di suicidio, ma si tratterebbe di omicidio”.
Nelle motivazioni vengono evidenziati gli errori degli inquirenti spagnoli e dell’impossibilità da parte delle autorità italiane di svolgere attività investigativa in virtù “del tempo trascorso” dal decesso di Mario Biondo.
Caso Mario Biondo: ‘Ematoma incompatibile con una dinamica suicida’
Il giudice del Tribunale di primo grado di Palermo, Nicola Aiello, ha accolto nella sua ordinanza, datata 1° agosto 2022, la linea difensiva della famiglia su quanto accaduto nove anni fa. Il magistrato “dubita dell’ematoma presentato da Biondo nell’area temporale sinistra del cranio e visibile anche dalla riproduzione fotografica” e lo ritiene “incompatibile con una dinamica suicida”. Per la prima volta un giudice ritiene che le prove “suggeriscano che Mario Biondo sia stato assassinato da ignoti e che, successivamente, sia stato messo in condizione di simulare il suicidio“.
L’appello della famiglia allo Stato: ‘Promuovere ogni iniziativa utile alla riapertura del fascicolo in Spagna’
La famiglia ha chiesto allo Stato italiano “di sostenere e promuovere immediatamente ogni utile iniziativa processuale, attraverso i canali diplomatici che possa portare finalmente all’apertura di un fascicolo in Spagna” e l’indagine “approfondita su tutti i gravi omissioni delle autorità spagnole, della menzogna e riluttanza dei testimoni che, in quanto persone informate dei fatti, hanno testimoniato negli atti delle autorità giudiziarie italiane e spagnole”.