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Marco Breda trovato morto in auto nel fiume a Bovolenta, il papà sicuro: ‘Non è un gesto estremo’

Sette giorni dopo l’appello del papà a Chi l’ha visto Marco Breda è stato trovato privo di vita nell’auto con la quale si era allontanato venerdì 25 ottobre da Bovolenta, in provincia di Padova.

Marco Breda era scomparso venerdì 25 ottobre, il 30enne è finito con la sua auto nel fiume Bacchiglione

L’Opel Corsa bianca è stata ripescata dai vigili del fuoco, poco prima delle ore 19:00 di mercoledì 30 ottobre nelle acque del fiume Bacchiglione. I sommozzatori dei vigili del fuoco, dopo aver individuato un punto particolare per via di alcune correnti, hanno fatto un’immersione che ha dato esito positivo. Il corpo dell’uomo è stato recuperato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per il riconoscimento. Le ricerche del trentenne di Bovolenta da parte dei vigili del fuoco erano iniziate dopo la denuncia di scomparsa.

L'ultima immagine dell'auto di Marco Breda e la targa della Opel
L’ultima immagine dell’auto di Marco Breda e la targa della Opel

“Non può essersi tolto la vita” – ha detto il papà intervenendo a Chi l’ha visto. “Ci aveva detto che andava a Noventa Padovana perché ci aveva detto che andava da un amico. Era una di quelle serate da lupi con pioggia torrenziale. Lui di solito rincasava presto, a mezzanotte e mezzo… Quando abbiamo visto che il telefono era spento ci siamo preoccupati”.

Resta il mistero di cosa sia accaduto a Marco Breda con il genitore che ha rivolto un nuovo appello attraverso la trasmissione di Rai 3. “Se qualcuno ha visto qualcosa, non so un incidente. Sarebbe molto utile per chi sta indagando. Lui era molto aggrappato alla vita terrena e non avrebbe fatto gesti estremi. Si era tatuato il leone. Era un grintoso” – ha aggiunto Paolo Breda.

L’appello del papà a Chi l’ha visto: ‘Se qualcuno ha visto qualcosa, lui era molto aggrappato alla vita terrena’

É stato impiegato il personale del distaccamento di Piove di Sacco (Padova), oltre ai sommozzatori di Venezia e Vicenza, il reparto volo con l’elicottero, il nucleo droni, un’imbarcazione dotata di ecoscandaglio. Tutte le operazioni sono state coordinate dall’unita di comando locale dove hanno operato gli operatori Tas (Topografia Applicata al Soccorso) che hanno pianificato le ricerche.

Il papà di Marco Breda ha lanciato un appello a Chi l'ha visto
Il papà di Marco Breda ha lanciato un appello a Chi l’ha visto
Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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