Mara Favro è morta, i resti ritrovati sono i suoi: ‘Ce l’aspettavamo’

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Mara Favro, la conferma dal test del DNA un anno dopo la scomparsa

Sono di Mara Favro, la donna scomparsa in Valle di Susa, nel Torinese, nella fra il 7 e notte l’8 marzo del 2024, le ossa recuperate nei giorni scorsi dai carabinieri e dai vigili del fuoco in un terreno della valle, nei boschi di Gravere.

Disposta autopsia per accertare le cause del decesso

Lo si ricava da una comunicazione inoltrata ai due indagati, Vincenzo Milione e Cosimo Esposito (l’ex datore di lavoro della pizzeria Don Ciccio di Chiomonte e un ex collega, che hanno sempre negato ogni coinvolgimento), con l’annuncio che dovrà essere disposta un’autopsia per accertare la causa della morte. Il conferimento dell’incarico avverrà il 12 marzo. La conferma è arrivata dal test del DNA sui reperti.

“Purtroppo ce lo aspettavamo. Ora l’auspicio è che i nuovi approfondimenti tecnici permettano di compiere ulteriori passi avanti verso l’accertamento della verità”. Lo ha detto l’avvocato Roberto Saraniti, legale dei familiari di Mara Favro, la donna scomparsa in Valle di Susa nel marzo del 2024, in merito agli sviluppi delle indagini di carabinieri e procura di Torino.

La famiglia non crede alla tesi del suicidio

L’avvocato ricorda che l’esposto che diede il via al procedimento fu presentato dagli stessi familiari espressamente per il reato di omicidio, in quanto l’ipotesi che si fosse trattato di un allontanamento volontario non era plausibile.

Gli accertamenti tecnici irripetibili disposti dalla procura sui resti di  Mara Favro, fra i quali l’autopsia, saranno finalizzati a verificare le cause della morte. La tesi del suicidio non viene presa in considerazione dei familiari. Dubbi anche sull’autore dei messaggi fatti partire dal telefono della donna.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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