Il cane legato vicino all'autoIl cane legato vicino all'auto

Un cane legato ad una corda e costretto a correre dal conducente di un’autovettura. É quanto accaduto a Manfredonia, nel Foggiano. L’episodio è stato denunciato dall’amministrazione comunale con un post sulla pagina social del Comune, attraverso la quale si esprime “profondo sdegno per il grave episodio di maltrattamento”.

La 38enne Sonia è riuscito a fermare l’anziano: lite e denuncia

L’animale, che è stato affidato alle cure dell’Enpa (Ente nazionale protezione animale), non ha riportato lesioni ed è attualmente sotto osservazione. Il caso, segnalato ai carabinieri che stanno conducendo indagini, è venuto alla luce dal racconto di due donne. Una delle due, la 38enne Sonia, racconta di “aver notato l’auto con il cane legato e di aver iniziato a suonare il clacson per far sì che l’automobilista si fermasse.

Ad un certo punto l’uomo alla guida, un anziano, si è fermato. In pochi minuti sono sopraggiunte diverse persone, tra cui un’altra donna che, con la 38enne, ha tentato di slegare l’animale. L’anziano – ricostruisce Sonia – ha iniziato ad insultarci e poi ha messo il cane nel portabagagli ed è fuggito colpendo la ragazza intervenuta in mio aiuto con lo sportello dell’auto.

Le due donne si sono presentate in caserma dai carabinieri per denunciare l’accaduto e lì hanno trovato l’anziano che, a sua volta, stava sporgendo denuncia perché sosteneva di essere stato aggredito Ha raccontato di aver messo l’animale in auto e che lo stesso fosse caduto senza che lui se ne accorgesse. Nel caso ci sono accertamenti delle forze dell’ordine.

‘Il rispetto per gli animali è segno di civilità’

“Il rispetto degli animali è un segno di civiltà per ogni comunità. Episodi come questo sono inaccettabili e non possono essere tollerati”, dichiara l’assessora al welfare e cultura, con delega alla tutela e al benessere animale, Maria Teresa Valente. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca: “L’amministrazione continuerà a vigilare ea collaborare con le autorità affinché simili atti non restino impuniti”

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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