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16 Novembre 2024 - 23:22Ad agosto le hanno hackerato i profili social. Negli ultimi giorni ha ricevuto minacce di morte via mail e al cellulare. L’insegnante di sostegno di Castellammare di Stabia (Napoli) che giovedì 14 novembre è stata aggredita da trenta mamme in una scuola media.
L’inquietante episodio nella frazione di Scanzano di Castellammare di Stabia
L’episodio si è verificato in una scuola di Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia, con la donna che è finita nel mirino del ‘branco’ di adulti violenti per motivi in corso da accertamento. Le indagini cercheranno di scoprire il perché. Ma da alcuni giorni è diventato virale nella cittadina costiera del Napoletano un post social intitolato ‘l’urlo di una madre’ che narra della scoperta di una donna ‘che una docente ha abusato sessualmente di alcuni bambini affidati alla scuola’. Il post è stato condiviso decine e decine di volte a Castellammare di Stabia.
Gli inquirenti non escludono che ci sia un collegamento con l’aggressione, anche se non c’è alcun fondamento concreto né in denunce né in segnalazioni ai servizi sociali di fatti come quelli ‘narrati’ da questo post social. Una fake news dunque, probabilmente, peraltro senza riferimenti certi. Sarebbe, invece, vero che l’insegnante abbia rimproverato severamente un ragazzino scoperto a fumare nei bagni. Un contesto di avversione nei suoi confronti che gli investigatori hanno già iniziato ad approfondire in una serie di colloqui.
L’aggressione potrebbe essere stata provocata da una fake news, il rimprovero ad un giovane per aver fumato una sigaretta
L’ufficio scolastico regionale ha subito disposto un’ispezione nella scuola di Scanzano. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, condanna senza mezzi termini l’idea di una “giustizia fai da te”: “L’episodio – dice – testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”. Per il sindaco di Castellammare, Luigi Vicinanza, l’aggressione “è un episodio di enorme gravità e di violenza estrema. Confido nella capacità investigativa dei carabinieri per accertare la verità dei fatti. Bisogna riportare al più presto la serenità nella scuola, tra gli studenti, i loro genitori e il corpo insegnanti”.
La docente, sotto shock, per ora resta in malattia. I colleghi non commentano l’accaduto, mentre il clima alla media “Salvati” resta pesantissimo. E dire che l’istituto, retto dalla preside Donatella Ambrosio, era stato premiato come primo in Italia ad attivare i fondi per i Pon estivi, con corsi di windsurf per i bambini che restavano in città e altri campi estivi a loro dedicati. Iniziative ancora più importanti perché svolte in un contesto sociale complesso, un tempo tristemente noto come fortino del clan D’Alessandro, poi decapitato da inchieste e arresti.
La docente è sotto choc: disposta l’ispezione dell’Ufficio scolastico, la vicenda approderà in Parlamento
In attesa dell’esito dell’ispezione dell’Ufficio scolastico e degli approfondimenti dei carabinieri la vicenda approderà anche in Parlamento: la deputata Valeria Valente del Pd annuncia un interrogatorio, parlando di “fatti drammatici”. Il sottosegretario all’Istruzione, Paola Frassinetti (FdI), sottolinea che “tutelare il personale scolastico, così come preservare il clima di fiducia tra scuola e famiglie, è una priorità”.
Il coordinatore nazionale della federazione Gilda-Unams, Vito Carlo Castellana, annuncia di voler organizzare a Scanzano una iniziativa di solidarietà con la docente e contro tutti gli atti di violenza verso il mondo della scuola: “Siamo in uno Stato di diritto e la scuola è un luogo da non dissacrare”.