Commozione ma anche momenti di tensione al funerale di MaatiCommozione ma anche momenti di tensione al funerale di Maati

Rissa fra giovani al funerale di Maati Moubakir, il 17enne ucciso a coltellate il 29 dicembre a Campi Bisenzio (Firenze) dopo una notte in discoteca.

Alta tensione ai funerali del 17enne ucciso a Campi Bisenzio dopo una notte in discoteca

Mercoledì 15 gennaio a Certaldo, il paese dove abitava Maati, un giovane è venuto apposta da Poggibonsi (Siena) sapendo di trovare alle esequie un amico di Maati con cui regolare degli screzi. Tra i due sono partite offese, quello venuto da Poggibonsi lo ha colpito con un pugno. Testimonianze hanno detto di averlo visto con un coltello. C’è stato parapiglia. I carabinieri hanno bloccato entrambi in un vicolo e li hanno identificati. Ci sono state urla.

Maati Moubakir
Maati Moubakir

L’episodio aggiunge tensione alla vicenda di Maati, anche se i militari escludono che lo scontro di oggi sia connesso all’omicidio. Dietro la rissa ci sarebbe invece un litigio per una ragazza, risalente a qualche giorno prima. Un fatto slegato dall’assassinio – ci sono sei indagati dalla procura, tutti di Campi, e tre sono in carcere – ma rivelatore di tensione tra i giovani della provincia fiorentina.

Un giovane è partito da Poggibonsi per un regolamento di conti con un amico di Maati

Suonavano ancora le campane della chiesa mentre il padre Farid Moubarik e gli amici portavano la bara con Maati a spalla fino al cimitero mentre in fondo al corteo si sono levate voci. “Vergogna, vergogna”, “Figlio di p… – hanno gridato alcuni amici di Maati al giovane armato – sei venuto col coltello al 
funerale dopo quello che è successo!”. “Non va bene neanche lui che è venuto qui – dice un amico di 
Maati giustificandosi coi carabinieri che lo tenevano a distanza dall’altro – Questa è una vergogna, è venuto qua portandosi un coltello dietro”.

Un altro amico di Maati diceva: “Ci vediamo io e te, ti becco, anche la tua ragazza, ci becchiamo!”, “oggi finiamo questa cosa se non è domani, è dopodomani”. Gli altri hanno urlato: “Il nostro amico è morto per il coltello. Vergognati, vergognati. Figlio di p… dopo quello che è successo viene col coltello, quello è morto col coltello e lui viene col coltello…”. La lama però non è stata ritrovata. A riportare la calma il maresciallo della stazione, ma anche il padre di Maati è andato a richiamare i giovani che conosceva. Al 
funerale il 17enne è stato salutato da uno striscione “Continua a farci ridere. Ciao piedino fatato”, allusivo alla sua abilità di calciatore. “Non ti dimenticheremo”, si leggeva anche.

Tensione durante i funerali a Certaldo
Tensione durante i funerali a Certaldo

Lo striscione degli amici: ‘Continua a farci ridere, ciao piedino fatato’

In chiesa il parroco ha letto un messaggio dell’arcivescovo Gherardo Gambelli. C’erano i genitori Farid Moubakir e Silvia Baragatti, la sorella, i nonni, i due fratelli figli di Farid, i parenti, centinaia di persone. Una foto del 17enne è rimasta esposta tutta la cerimonia – doppia, prima in chiesa, poi all’esterno con una preghiera con rito musulmano -, e nei due cortei funebri, il primo per arrivare alla propositura, il secondo per il cimitero, sempre in processione a piedi.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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