Luigi Mangione e Brian ThompsonLuigi Mangione e Brian Thompson

Pugno duro dell’amministrazione Trump contro i crimini violenti. L’attorney generale Pam Bondi, fedelissima del tycoon, ha ordinato ai procuratori federali di chiedere la pena di morte per Luigi 
Mangione, il 26enne ex studente modello, rampollo di una ricca famiglia italoamericana di Baltimora, accusato di aver ucciso a colpi di pistola a New York, lo scorso dicembre, il ceo di UnitedHealthcare, la più grande compagnia di assicurazioni sanitarie Usa.

Pam Bondi ha chiesto di usare il pugno di ferro con il 26enne italoamericano

Un delitto in pieno giorno per fare giustizia contro le mutue private, sotto accusa in Usa per la loro cinica avidità, tanto che il giovane ha guadagnato un’ampia popolarità, anche oltre i confini nazionali. “L’uccisione di Brian Thompson, un innocente padre di due figli, è stato un assassinio premeditato ea sangue freddo che ha scioccato l’America”, ha affermato Bondi, annunciando di aver dato disposizione ai pm di chiedere la pena capitale per “portare avanti l’agenda del presidente Trump che punta a fermare i crimini violenti ea rendere l’America di nuova sicura”.

La richiesta della ministra della giustizia per Mangione è in linea con la direttiva fatta circolare nel primo giorno del suo incarico, quando ha revocato la moratoria federale ordinata dall’amministrazione Biden nel 2021 e ripristinato la pena di morte per i crimini più gravi. Trump aveva riattivato la pena capitale federale nel suo primo mandato dopo una sospensione di 17 anni, e negli ultimi mesi della sua presidenza era avvenuta l’esecuzione di 13 detenuti.

La raccolta fondi dei fan per sostenere Mangione

 Mangione sta affrontando accuse sia statali che federali in relazione all’omicidio di Thompson. Per le prime (che prevedono come pena massima l’ergastolo) si è dichiarato non colpevole, per le altre ha fatto scena muta. I capi di imputazione vanno dall’omicidio di primo grado a scopo terroristico al possesso illegale di armi da fuoco. Il giovane resta in carcere e intanto continua a raccogliere fan e fondi: una campagna di raccolta fondi per sostenere le spese degli avvocati ha raggiunto i 775 mila dollari, vicino all’obiettivo totale di un milione di dollari.

Ad organizzarla è la ‘Commissione Legale del 4 dicembre’. Il gruppo ha affermato di non tollerare la violenza, ma di raccogliere soldi per garantire al 26enne un giusto processo: “Nel mezzo di un clima politico acceso in cui è quasi impossibile immaginare una giuria imparziale, questa raccolta fondi contribuirà a garantire il diritto costituzionale del sospettato a una giusta rappresentanza legale”. Secondo i procuratori, Mangione aveva un quaderno in cui esprimeva ostilità verso il settore delle assicurazioni sanitarie ei loro facoltosi dirigenti.

L’ostilità verso le assicurazioni sanitarie

In una nota dell’agosto 2024 scriveva che “l’obiettivo è l’assicurazione” perché “soddisfa tutti i requisiti”, in un’altra dell’ottobre successivo formulava l’intenzione di “colpire” il ceo di una compagnia di assicurazioni. La scelta è caduta su Brian Thompson perché il programma del suo intervento a una riunione della società era pubblica. 

Mangione non era tuttavia cliente della UnitedHealthcare. Le mutue private sono “mafiosi diventati troppo potenti” e sfruttano gli Stati Uniti “per accumulare immensi profitti”, ha scritto ancora nel suo manifesto, denunciando che gli Usa hanno “il sistema sanitario più caro del mondo” e tuttavia il Paese “è al 42º posto come aspettativa media di durata della vita”. Per questo ha guadagnato fan, soldi, solidarietà, diventando un’icona martire della battaglia contro le speculazioni della sanità privata.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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