“Ho le mutande bagnate”. La risposta stizzita di Loris Bianchi ai cronisti pochi istanti prima di essere ascoltato. “Ho tante cose da raccontare”. È durato circa 30 minuti il colloquio avvenuto attorno alle ore 12:00 di martedì 18 marzo con la Polizia stradale di Rimini, che lo aveva convocato per rendere sommarie informazioni testimoniali per quanto riguarda l’incidente avvenuto il 7 maggio 2023 a Giuliano Saponi, ex marito di Manuela Bianchi e figlio di Pierina Paganelli, la 78enne di Rimini uccisa nell’ottobre dello stesso anno.
Loris Bianchi avrebbe confermato di aver visto Dassilva il giorno dell’incidente
Secondo fonti dell’Adnkronos Loris Bianchi, ai tempi cognato di Saponi, avrebbe confermato di aver visto Louis Dassilva, a lungo unico indagato per la morte della Paganelli e attualmente in carcere, la mattina del 7 maggio con addosso la tuta ginnica per fare footing. Loris Bianchi ha riferito alla Polizia stradale di Rimini di aver sempre avuto il sospetto che quello di Giuliano Saponi non fosse un incidente ma un’aggressione. “Ho solo ribadito alcune cose ma ho avuto l’ordine di non parlare. Per ora non dico niente, forse parlo domani”.
”La versione fornita da Loris Bianchi conferma come l’interrogatorio di Manuela Bianchi con i pm di Rimini debba essere ritenuto totalmente attendibile nella valutazione del caso Paganelli” – dichiara all’Adnkronos Davide Barzan, criminalista, facente parte del pool difensivo di Manuela Bianchi assieme all’avvocato Nunzia Barzan e all’ex generale Luciano Garofano.
Barzan riferisce anche che di aver depositato una memoria a nome di Manuela Bianchi per opporsi alla scarcerazione di Louis Dassilva, richiesta nei giorni scorsi dai suoi avvocati. Una memoria dello stesso genere è stata depositata nelle scorse ore anche da parte di Marco Lunedei, legale dei figli di Pierina.