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4 Febbraio 2023 - 7:22“Una morte annunciata“. Lo ripetono i vicini di Fabrizio Banti, 57 anni che nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 febbraio è stato ucciso a Livorno dal figlio, il 23enne Leonardo Banti, mentre dormiva. Il giovane gli ha inferto una coltellata tra mandibola e gola che non gli ha dato scampo.
Il 57enne Fabrizio Banti è stato ucciso a Livorno dal figlio Leonardo con una coltellata alla gola mentre dormiva
Padre e figlio vivevano in un’abitazione di via Paganini e, secondo alcune testimonianze, in passato si erano già verificati episodi allarmanti. Lo scorso luglio un gran trambusto proveniente dall’appartamento di Fabrizio Banti richiamò l’attenzione dei vicini che trovarono l’uomo visibilmente agitato e preoccupato. “Ripeteva: mi ammazza, mi ammazza” – ha riferito un condomino che ha spiegato che Leonardo era un ragazzo problematico.
“Doveva essere seguito meglio”. Un’altra persona ha riferito di aver visto il 57enne con delle ecchimosi. “Già allora era successo qualcosa di grave”. Ed ancora: “Litigavano spesso e già in una circostanza aveva fatto cadere il babbo”.
I vicini: ‘A luglio sentimmo un gran trambusto e l’uomo ripetere che il figlio l’avrebbe ammazzato’
Dopo aver ucciso il padre, intorno alle 3, nel sonno Leonardo Banti ha chiamato un amico per dirgli quello che aveva fatto manifestando l’intenzione di suicidarsi. Quest’ultimo, allarmato dalla telefonata, ha contattato i carabinieri che si sono recati immediatamente al terzo piano del civico 6 di via Paganini con i vigili del fuoco che hanno sfondato la porta.
Una volta all’interno dell’appartamento hanno rinvenuto il corpo privo di vita di Fabrizio Banti e si sono messi sulle tracce del 23enne che grazie alla geolocalizzazione è stato ritrovato ai giardinetti di via Torino in stato confusionale e con profonde ferite ai polsi. Dopo aver ricevuto le cure del caso è stato trasferito al carcere Le Sughere di Livorno. Il giovane non ha ancora dato spiegazioni sui motivi che l’hanno indotto a compiere il parricidio.