Ha respinto le accuse e ha assicurato di avere la coscienza pulita, l’insegnante di sostegno arrestata due giorni fa con l’accusa di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti di sei alunni della scuola media Salvati di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli.
L’insegnante di sostegno ha risposto alle domande del Gip ed ha respinto le accuse
La 37enne di Meta di Sorrento Veronica S., difesa dall’avvocato Francesco Cappiello, è stata ascoltata oggi dal gip del Tribunale di Torre Annunziata per l’interrogatorio di garanzia. Al giudice ha spiegato che le conversazioni con gli alunni in un gruppo Instagram da lei creato, acquisite dai Carabinieri nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Procura oplontina, sarebbero decontestualizzate. “Ho la coscienza pulita. Sto subendo io un torto perché ho sospeso due alunni perché sorpresi a fumare in bagno. Le 17mila immagini hard? Ad agosto mi è stato hackerato il cellulare” – ha riferito nelle tre ore di interrogatorio negando di aver avuto qualsiasi tipo di rapporto intimo con uno degli allievi della scuola media nella ‘saletta’.
“Quanto alle chat con immagini hard, alle tre lettere scritte ad alunni e agli audio espliciti che fanno parte degli elementi di accusa, la donna si difende dicendo che erano conversazioni con un solo alunno estrapolate da un discorso più ampio in un contesto diverso da quello contestato dalla procura di Torre Annunziata che ritiene la prof di sostegno responsabile di abusi sessuali”.
L’insegnante deve rispondere dei reati di maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne. Gli alunni coinvolti nella vicenda hanno tutti un’età tra gli 11 e i 13 anni. “Stiamo tutti malissimo. Non hanno fatto nessuna perquisizione, non hanno trovato nessun materiale. Noi ci affidiamo alla magistratura e stiamo aspettando l’esito delle indagini. Abbiamo tanta paura” – hanno spiegato i genitori dell’insegnante di sostegno raggiunti a Meta di Sorrento dall’inviato di Pomeriggio 5.
‘Sta succedendo questo perché ho sospeso due alunni’, i genitori: ‘Stiamo malissimo’
A novembre scorso la 37enne era stata aggredita fisicamente da alcuni genitori che avevano appreso dai figli delle conversazioni e di cosa avveniva nella “saletta”, un’aula riservata della scuola dove, secondo quanto ricostruito, la donna avrebbe ripetutamente mostrato agli alunni materiale video pornografico, intavolato continui discorsi di natura sessualmente esplicita e invogliato alcuni di loro a scambiarsi effusioni sessuali. In una circostanza la 37enne avrebbe abusato di un alunno.