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28 Dicembre 2024 - 22:56“Liberate Cecilia Sala”. Oltre alle azioni diplomatiche, il web si mobilita per la scarcerazione della giornalista de Il Foglio e Chora Media. Cecilia Sala, detenuta nel carcere di Evin a Teheran, sta ricevendo attestati di solidarietà e molti sono gli appelli per la sua liberazione dal mondo della politica ma non solo. Mentre il governo italiano cerca di trattare i termini per la sua scarcerazione, da subito sui social è iniziato a girare l’hashtag #freeCecilia.
Associazioni e artisti in campo per la giornalista con l’hashtag #freeCecilia
Dalle testate giornalistiche, agli utenti, l’appello per Sala e la sua liberazione arriva da tutte le parti d’Italia. E’ previsto anche un sit in organizzato per domani mattina a Torino in piazza Castello. L’iniziativa è promossa, tra gli altri, dall’associazione Marco Pannella, l’associazione Adelaide Aglietta, Europa Radicale, Più Europa Torino, studenti ed esponenti della campagna Donna Vita Libertà. Sul web sono molti a sottolineare che “La libertà di stampa non è un reato”, come recita anche il post di Mediterranea Saving Humans. Dello stesso tenore il commento dell’Anpi, o di Amnesty e del suo portavoce Riccardo Noury: “Cecilia Sala è una giornalista.
Chi fa giornalismo non sta mai nel posto sbagliato. Il giornalismo non è un reato. Chi fa giornalismo non dev’essere mai oggetto di scambio. Punto”. Sul web anche alcuni del mondo dello spettacolo, come l’attrice Isabella Ferrari o l’artista Laika, solidarizzano con la giornalista. E molte le vignette che appaiono ad accompagnare l’appello, come la figura stilizzata con attorno un filo spinato e la scritta ‘FreeDom For Cecilia Sala‘. Così anche le testate giornaliste, dall’Espresso alla trasmissione Che Tempo che fa, riportano la chiara richiesta di liberazione della collega. Ma non solo gesti d’affetto e di vicinanza.
Spuntano infatti anche gli haters, la maggior parte dei quali fa un parallelismo con la situazione in Palestina e a Gaza. Così sotto l’articolo pubblicato sui social de Il Foglio : “Dove siete per gli oltre 200 giornalisti Palestinesi sterminati da Israele? Vi rendete conto della vostra ipocrisia?”, scrive un utente. “Quindi è la nostra libertà di occidentali che è intoccabile giusto? I 5 giornalisti fatti saltare da Israele non sono occidentali quindi la loro libertà non è intoccabile”.
Chef Rubio: ‘Miracolate sioniste e spie con la passione dei viaggi’, Mentana: ‘Indegno d’ascolto’
Ed è il direttore del Tg La7 Enrico Mentana a redarguire chi cova odio riportando alcune righe di un post di Gabriele Rubini, ovvero chef Rubio che augura “lunga vita all’Iran e a chi resiste alle ingerenze imperialiste” e parla di “miracolate sioniste e spie con la passione dei viaggi che non dovrebbero essere compiante, ma condannate”. Ma la maggior parte è concorde nel solidarizzare con Sala e augurarsi che “Cecilia sia libera, subito”. Commenti che hanno provocato l’indignazione del direttore del tg di La7. ‘C’è solo da sperare che anche in Iran sappiano quanto sia indegno d’ascolto costui” – si legge nel post condiviso da Mentana.